Vettel ha vinto grazie alla strategia più veloce ipotizzata per i piloti che partivano su
pneumatici ultrasoft. La previsione indicava il giro 28 come quello ideale per la sosta:
Vettel si è fermato nel corso del giro 26, sette giri dopo rispetto a Hamilton, leader della
gara fino a quel momento.

MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING
“Possiamo dividere questa gara in due metà, con il periodo di safety car che si è rivelato
decisivo per il risultato finale grazie a una strategia brillante di Ferrari. È stato un gran
premio avvincente, con i primi cinque al traguardo che si sono giocati le posizioni fino
all’ultimo giro. La maggior parte dei piloti ha optato per un solo pit stop: una strategia
favorita anche dal periodo di safety car a metà gara che ha notevolmente ridotto usura e
degrado. Siamo molto soddisfatti del comportamento di tutte e tre le mescole, dimostratesi
perfette per la gara. Due piloti hanno addirittura finito il GP con un solo pit stop senza
utilizzare i pneumatici soft, la mescola più dura tra quelle disponibili”.

– La strategia di gara si è rivelata decisiva per il risultato finale
del Gran Premio d’Australia. Dopo aver effettuato un primo stint più lungo, Sebastian
Vettel (Ferrari) si è fermato per il pit stop durante il regime di safety car, rientrando in prima
posizione davanti a Lewis Hamilton. Il pilota Mercedes, partito dalla pole position, era in
testa alla gara e aveva già effettuto la sosta per rispondere al pit stop dell’altra Ferrari di
Kimi Raikkonen.
Quasi tutti i piloti hanno optato per un solo pit stop da ultrasoft a soft, ad eccezione di Red
Bull: entrambi i piloti sono partiti su supersoft per poi passare ai pneumatici soft. Daniel
Ricciardo ha chiuso 4° in un finale di gara molto combattuto. Strategia alternativa da
ultrasoft a supersoft per Valtteri Bottas (Mercedes) e Stoffel Vandoorne (McLaren),
entrambi a punti.

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