F1 2026 In casa Ferrari l’attenzione è divisa tra un presente difficile e un futuro che inizia a prendere forma. Nella puntata di Race Tech in uscita stasera, l’ingegner Riccardo Romanelli ha fatto chiarezza su due temi caldi: il crash test del telaio 2026 e l’improvviso calo di prestazioni della SF-25.
Crash Test 2026: Buona notizia, ma non è garanzia di velocità
La notizia della settimana è che Ferrari ha superato al primo colpo sia le prove statiche che quelle dinamiche (il crash test vero e proprio) per la scocca dell’anno prossimo.
Romanelli, che ha vissuto queste procedure dal vivo (“dietro il vetro al CSI di Bollate”), spiega che questo risultato è fondamentale per il Gantt progettuale: permette all’ufficio tecnico di lavorare senza imprevisti e senza dover rifare laminazioni in extremis. Tuttavia, avverte: “Avere una scocca che passa i test non significa avere una macchina veloce. Puoi avere un telaio sicuro, rigido, ma che prende un secondo al giro”. È un ottimo punto di partenza logistico, ma non tecnico-prestazionale.

Perché la Ferrari è crollata ora?
Analizzando il finale di stagione 2025, la Ferrari sembra scomparsa. Secondo l’analisi tecnica di Race Tech, il motivo non è solo lo stop agli sviluppi, ma una direttiva federale. L’ingegnere Romanelli ha puntato il dito contro l’innalzamento delle pressioni minime degli pneumatici imposto dalla FIA nelle ultime gare per salvaguardare l’integrità delle gomme sui cordoli. La Ferrari, che ha spesso lavorato al limite su questo fronte, ha sofferto questa modifica molto più di Mercedes e McLaren, uscendo dalla finestra di utilizzo ideale.
Tutti i dettagli tecnici su Ferrari e il progetto 2026 nell’analisi di stasera. Appuntamento per la puntata numero 128 di Race Tech. Iscriviti al canale YouTube: https://www.youtube.com/@NEWSf1IT
Fonte: NewsF1.it – Rubrica Race Tech


