Ferrari F1 Leclerc
Ferrari F1 Leclerc foto credit Media Ferrari

F1 News – Salvate il soldato Leclerc

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WEEKEND TERRIBILE PER LA FERRARI IN QATAR E LECLERC

“Durante il GP facevo i calcoli per il mondiale piloti”. Non sono parole pronunciate da Andrea Stella, team principal della McLaren o da Laurent Mekies, che ricopre lo stesso ruolo in Red Bull, ma da Charles Leclerc. Il weekend del Qatar sembra essere stato il peggiore di questo 2025 da incubo. Il monegasco ha come sempre dato il massimo, ma non è andato oltre all’ottava posizione in gara, mentre sabato è rimasto dietro a Ollie Bearman per tutta la durata della Sprint Race. 

Disastroso ancora una volta, e ormai sembra essere una costante, il weekend di Lewis Hamilton: eliminato di nuovo in Q1, in gara non si è mai fatto notare e ha chiuso al tredicesimo posto. Anche lui ha provato a dare la scossa nel post gara con le solite frasi a spronare la squadra, ma ormai la Ferrari assomiglia all’orchestra che continuava a suonare mentre il Titanic affondava.

La mediocrità a cui ci ha abituato la presidenza dal 2019 a oggi (fatta eccezione per metà 2022 e buona parte del 2024) sembra aver pervaso chiunque, dall’ultimo meccanico a Maranello fino ai tifosi. Ma se in passato ci si poteva aggrappare almeno a Charles Leclerc, è evidente in questi ultimi mesi che anche il monegasco sembra aver esaurito la pazienza. Le voci, sempre più insistenti, lo danno vicino all’Aston Martin dal 2027, e sotto sotto, tutti si augurano che l’affare vada in porto. 

POSSIBILITÀ DI SUCCESSO IN ASTON MARTIN?

“O muori da eroe, o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo”: questa la frase pronunciata dal personaggio di Harvey Dent nel film Il Cavaliere Oscuro e che rispecchia in pieno la situazione di Leclerc in questo momento. Il monegasco è entrato subito nel cuore dei tifosi, già dalla rottura in Bahrain nel 2019 che gli è costata la prima vittoria. Ma dopo sette stagioni, il bilancio è impietoso: zero mondiali e solo otto gare vinte. 

Ma cosa ancor più grave, nelle interviste si è spenta quella luce che illuminava sempre gli occhi di Leclerc, segno che probabilmente anche lui si vede più fuori che dentro nel prossimo futuro. Troppe le promesse disattese, troppi gli errori che ha dovuto subire Charles (Monaco, Silverstone e Ungheria 2022 gridano ancora vendetta) e che non gli hanno mai permesso di lottare seriamente per il titolo. 

E dunque la rinascita potrebbe avvenire in Aston Martin, squadra che può contare su un personale umano non indifferente (Newey, Cowell, Cardile su tutti), ma che all’apparenza sembra dominata da un caos interno non facilmente risolvibile. Ma scommettere su un auto progettata da Newey è sempre una buona idea, con la speranza finalmente per Leclerc di ritrovarsi su una monoposto realmente competitiva. 

Elkann_Ferrari_Leclerc
Elkann_Ferrari_Leclerc

LA FERRARI E LA MEDIOCRITA: UNO SCENARIO ORMAI NOTO

Inutile dire che se la storia tra Leclerc e la Ferrari dovesse interrompersi alla fine del 2026 sarebbe una sconfitta enorme per la Rossa. I periodi di transizione sono il pane quotidiano in Formula 1, anche per le scuderie più blasonate, basti vedere com’era messa la McLaren all’inizio del 2023, ma questa situazione in Ferrari dura ormai da troppo tempo. È difficile dire dove sia il problema, anche perché non ce n’è solo uno, ma si rischia di portarsi dietro il rimpianto di non aver mai dato a Leclerc una vettura degna del suo talento. 

Ma per Elkann e Vigna sembra andare tutto bene. Finché i bilanci sorridono, e gli azionisti non si lamentano, non ha senso provare a vincere in Formula 1. L’importante è il WEC, ammesso a più riprese da Elkann stesso, mentre in Formula 1 ci si accontenta (si fa per dire) dei ricavi derivanti dal Patto della Concordia. È un gioco che la maggior parte dei tifosi ha capito, e a questo punto anche Leclerc. 

F1 Ferrari Qatar Disastro Video
F1 Ferrari Qatar Disastro Video

Il monegasco non è mai sembrato così lontano dalla Ferrari come in questo periodo. Andare all’Aston Martin, qualora dovesse concretizzarsi, sarebbe la scelta giusta? Essere perseguitati dal fantasma di Alonso (un altro che non ha un ottimo sesto senso quando arriva il momento di cambiare squadra) è un attimo in Formula 1, ma fare meglio della Ferrari non sembra difficile. 

E cosa succederebbe alla scuderia di Maranello? Lo scenario più catastrofico e forse più auspicabile sarebbe quello in cui gli sponsor abbandonino anch’essi la nave, ma comunque si troverebbe un modo per rimpiazzarli. “Tutto cambia affinché nulla cambi”, forse è questa la frase migliore per descrivere la Ferrari di questi ultimi anni. 

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