F1 News – Il futuro di Alpine potrebbe prendere una svolta clamorosa. Secondo Ralf Schumacher, l’attuale consulente esecutivo Flavio Briatore non sarebbe la figura giusta per guidare la scuderia francese, che avrebbe invece bisogno di un leader moderno e tecnico come Christian Horner.
Fonte: BILD
Briatore è tornato in Formula 1 nel giugno 2024 come executive advisor di Alpine, con il compito di supervisionare le attività quotidiane del team. Da allora ha già avuto un ruolo chiave in decisioni importanti, come l’abbandono del progetto motore interno in favore di una fornitura Mercedes dal 2026. Inoltre, sta spingendo per l’inserimento del giovane talento Franco Colapinto al posto di Jack Doohan.
Il manager italiano, icona degli anni ’90 e 2000, ha scritto pagine storiche con Michael Schumacher (due titoli mondiali con Benetton nel 1994 e 1995) e con Fernando Alonso ai tempi della Renault. Tuttavia, la sua immagine resta segnata dallo scandalo Crashgate del 2009, che lo costrinse a lasciare la F1.
“Il tempo di Briatore è finito”
Per Ralf Schumacher, intervistato da BILD, l’approccio autoritario e vecchio stile di Briatore non è più compatibile con la Formula 1 di oggi:
“Il tempo di figure come Flavio è finito. Ora servono persone con competenze tecniche al comando, come Horner. Flavio potrebbe essere utile come organizzatore e volto pubblico, ma non come guida principale di un team”.
Le parole dell’ex pilota evidenziano la distanza tra l’attuale modello manageriale in F1, sempre più legato a figure con background ingegneristico, e lo stile di Briatore, basato su carisma, affari e politica interna.
Horner, futuro ad Alpine?
Dopo l’esonero shock da Red Bull alla vigilia del Gran Premio del Belgio, Christian Horner si ritrova a valutare il suo futuro. Alla guida del team austriaco dal 2005, Horner non ha mai saltato un GP in 20 anni di carriera, diventando uno dei team principal più longevi e vincenti della storia della Formula 1.
Secondo l’analista Karun Chandhok (Sky Sports), l’inglese potrebbe prendersi una pausa prima di decidere: “Dopo vent’anni nella pressione costante della F1, forse Horner vorrà fermarsi un attimo. Ma Alpine resta comunque una destinazione possibile, soprattutto ora che c’è la presenza di Briatore come consulente e del suo vecchio amico Steve Nielsen come managing director”.
Il dibattito resta aperto: Alpine punterà sul carisma di Briatore o cercherà un leader tecnico come Horner per rilanciare il team?
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