F1 News Verstappen – Chi non ha da bambino giocato a Mario Kart o Super Mario Bros? Gli iconici giochi Nintendo che hanno segnato l’infanzia di intere generazioni! Ecco secondo Max Verstappen dovremmo imparare dal celebre protagonista con il berretto rosso ed i baffi per movimentare un po’ il Gran Premio di Montecarlo!
Il Gran Premio di Formula 1 di Monaco, lo sanno tutti, ha una caratteristica molto particolare: è praticamente impossibile superare. Lo sanno bene i piloti, lo sa bene Charles Leclerc che nella famosa rimonta del 2019 le aveva provate tutte per tentare di finire un po’ più in alto sulla griglia, salvo poi azzardare un po’ troppo un sorpasso alla Rascasse e forare una delle sue gomme.
Ieri però la Federazione aveva aggiunto una nuova regola, l’obbligo per tutti di servire almeno 2 pit stop (anziché 1 solo) durante la gara, pena la squalifica. Il tentativo non è che possa dirsi proprio riuscito, la gara è stata sicuramente più movimentata e incerta di quelle consuete, ma è altrettanto vero che alcune scuderie, Williams e Racing Bulls in particolare, che hanno deliberatamente scelto con uno dei loro piloti di rallentare esageratamente il gruppo che gli stava dietro, consentendo di fatto 1 o 2 pit stop gratis (a causa dell’enorme distacco accumulato) al loro compagno alfiere che li precedeva.
Una situazione che ha sicuramente lasciato l’amaro in bocca ai piloti bloccati dietro, tanto che addirittura Russell ha tagliato appositamente la chicane del porto, all’uscita del tunnel, pronto a servire 5 o 10 secondi di penalità, che avrebbe comunque potuto recuperare nella rimonta, ma la direzione gara gli ha assegnato un drive trough, e la possibilità di rimontare è svanita con esso.
A parlare della situazione è stato anche lo stesso Verstappen, al termine della sua gara: “Non si può correre qui, quindi non importa cosa si faccia. Una sosta, dieci soste. Anche alla fine ero in testa, ma le gomme erano completamente a terra e non si riusciva comunque a passare. Oggigiorno con una F1 si può semplicemente sorpassare una F2. Non credo che abbia funzionato. Stavamo quasi giocando Mario Kart. Dovremmo installare pezzi sulla macchina, lanciare banane in giro“.
“Non c’era nulla da perdere. Avevo un grande distacco. Come ho detto, avrei potuto fare quattro soste e mantenere la posizione. Per me, Monaco è così. Le qualifiche sono importantissime.” Tant’è che in molti affermano che a Monaco si vinca proprio il Sabato.
“Quando non succede niente di male, non si va avanti e se si fanno solo i pit stop normali si tiene la posizione, ed è esattamente quello che è successo oggi. Non credo che avessimo comunque il ritmo per lottare davanti perché ogni volta che cercavo di stare con loro le gomme si consumavano. La quarta posizione è il massimo”.
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