F1 News – Con un giro perfetto, e anche un pò a sorpresa, visti i valori espressi durante le libere e nelle prime due sessioni di qualifica, Oscar Piastri ha conquistato una splendida pole position nelle Qualifiche Sprint del Gran Premio del Brasile. L’australiano ha preceduto di tre centesimi il compagno di squadra Lando Norris per una prima fila tutta McLaren.
Ma a tenere banco è la questione relativa a eventuali ordini di scuderia per il team di Woking, ovvero le cosiddette “papaya rules”. Dopo il Gran Premio d’Italia infatti, quando Piastri ha attaccato senza remore il compagno di squadra, andandosi a prendere momentaneamente la prima posizione, la McLaren ha chiarito che, dagli appuntamenti successivi, l’australiano avrebbe dovuto lasciare terreno a Norris, impegnato nella lotta al titolo piloti contro Max Verstappen.
Parlando con Sky Sports F1, a Piastri è stata chiesta la prospettiva di giocare un ruolo di supporto nella volata del Brasile, e lui ha risposto: “Vedremo domani come sarà il ritmo per entrambi. Il primo e il secondo posto sono il primo obiettivo, poi vedremo in che ordine. So che non sono in corsa per la classifica piloti e per la squadra non importa quale sia la nostra posizione, quindi so che è così e vedremo cosa succederà”.
Quando gli è stato chiesto direttamente se avrebbe sacrificato la vittoria a Interlagos, Piastri ha confermato che lo avrebbe fatto. “Sì”, ha risposto il 23enne. “Ho detto che l’avrei fatto fin dalla prima volta che ne abbiamo parlato. Sarebbe bello vincere, ma è un punto in più e non è la gara principale. Lando ha bisogno di punti nella classifica piloti molto più di me. Ma ovviamente voglio ancora vincere. Quindi, se mi impegno e ho un buon passo, sono sicuro che non passerà inosservato, ma vedremo”.
Piastri, parlando immediatamente dopo essere sceso dall’abitacolo della sua MCL38, ha sia analizzato le qualifiche appena concluse, sia sottolineato le varie incognite che si presenteranno allo spegnimento del semaforo: “È stata una sessione difficile”, ha commentato Piastri. All’inizio mi sentivo abbastanza a mio agio, poi l’aderenza è aumentata molto nel corso della sessione. Con la pista di quest’anno, è già difficile capire dove si sta andando, figuriamoci cercare di fare un giro veloce, quindi è impegnativo là fuori. Comunque sono contento di essermi qualificato in pole. Il mio primo giro non era fantastico e sapevo che c’era qualche punto da migliorare. Il secondo giro è stato buono e le gomme hanno resistito, quindi sono molto contento ed entusiasta di partire davanti”.
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