F1 News – Nelle ultime settimane è emerso il rumor secondo il quale la Red Bull abbia messo gli occhi su Oscar Piastri. Ovviamente non è chiaro se si tratti di uno dei soliti giochi mentali della scuderia di Milton Keynes per destabilizzare anche fuori dalla pista l’ambiente McLaren, oppure se ci sia un fondo di verità in queste voci.
Ma in questa vicenda ci sono diversi aspetti da non sottovalutare: uno su tutti riguarda il manager di Piastri, ovvero Mark Webber, ex pilota di Formula 1 con un lungo trascorso in Red Bull. Il rapporto di amicizia con Christian Horner non si è mai spento e chissà che questo non possa costituire un vantaggio per entrambe le parti.
Anche il super consulente della scuderia anglo-austriaca, Helmut Marko, ai microfoni di F1-Insider, sembra confermare questo rapporto:
“Mettiamola così: Mark Webber è sempre disposto a parlare”.
In secondo luogo è ancora da chiarire il futuro di Max Verstappen. Nonostante un contratto fino al 2028, l’olandese è stato accostato diverse volte alla Mercedes e all’Aston Martin: la prima soprattutto sembra essere una destinazione gradita al tre volte campione del mondo, anche nell’ottica del cambio di regolamenti del 2026 che potrebbe rimescolare le carte.
Quanto a Piastri stesso, lui e il suo manager hanno dimostrato di non fare prigionieri quando si tratta della loro carriera. Emblematica la vicenda con Alpine nel 2023, con l’austrliano che aveva clamorosamente smentito l’annuncio della scuderia francese che lo aveva annunciato come nuovo pilota a partire dall’anno successivo, per poi accasarsi in McLaren.
Inoltre, Piastri ha un contratto con la McLaren fino al 2026 e anche per questo motivo la scuderia di Woking non può essere sicura che l’australiano continuerà con il team dopo quell’anno. Un ulteriore campanello d’allarme deriva dal fatto che nelle ultime cinque gare di questa stagione Piastri dovrà guidare per Norris e la cosa non sembra piacergli affatto.
Piastri sta diventando infatti sempre più forte e si sta quindi avvicinando alle prestazioni di Norris, considerato meno forte mentalmente. Gli esperti del paddock concordano quindi sul fatto che la McLaren nel 2025 potrebbe finire in una guerra di piloti simile a quella tra l’allora campione del mondo Fernando Alonso e l’emergente Lewis Hamilton nel 2007. I due si scontrarono a tal punto che Alonso lasciò la McLaren dopo un solo anno e Kimi Räikkönen vinse il titolo con la Ferrari.
È chiaro che la Red Bull sta sfruttando l’ordine di scuderia della McLaren come un’opportunità per creare disordini. Non a caso Max Verstappen ha dichiarato pubblicamente che non avrebbe mai accettato un ruolo di numero due al posto di Piastri.
Il pilota della McLaren ha accettato con gratitudine le parole del rivale: “Personalmente, penso che Max sia un ragazzo molto diretto. Dice quello che pensa. Lo sappiamo tutti. Nella mia posizione, non mi vedo come il numero uno o il numero due. La mia vittoria a Baku è un esempio perfetto di come non ho rinunciato a tutto a favore di Lando in questa stagione”, ha dichiarato Piastri.
Gli addetti ai lavori, come l’ex pilota di Formula 1 Ralf Schumacher, non ritengono quindi impossibile un avvicinamento tra Piastri e la Red Bull. L’attuale opinionista di Sky ha dichiarato a F1 Insider: “Se fossi la Red Bull, cercherei di prendere anche Piastri. Non è solo un super talento, ma è anche un uomo molto forte. In futuro migliorerà ancora e i piccoli svantaggi che ancora ha rispetto a Norris spariranno presto”.
Il fratello di Michael ha poi ribadito: “Inoltre, la Red Bull non può contare sul fatto che Verstappen sia ancora in squadra nel 2026. Devono essere preparati a questo. Piastri sarebbe il sostituto ideale. Sono quindi molto curioso di vedere come la McLaren affronterà la questione Piastri in futuro”.
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