Il Gran Premio di Singapore non è solo una gara in notturna. E’ uno dei circuiti più tecnici e difficili di tutto il campionato. La gara più severa dal punto di vista fisico per i piloti, la più lunga in assoluto, sempre al limite delle due ore. E’ anche la gara più glamour;  se il denaro parla bisogna ascoltarlo: un biglietto del Paddock Club costa il doppio che a Montecarlo. Sui 5065 metri del circuito cittadino che si snoda fra le strade di Marina Bay non c’è spazio per l’errore. La gara perfetta non basta. Incidenti e safety car sono una spada di Damocle costante e il caldo nell’abitacolo, sebbene si corra la sera, è opprimente. Mai stata pioggia nelle 8 edizioni precedenti, ma a queste latitudini è un’evenienza mai da escludere.

La gara è giovane; non ha pedigree consolidato. Ma è già innegabilmente un classico del calendario. Non cercate la storia, qui non ne troverete. Se a Montecarlo si corre per tradizione, qui lo si fa solo per denaro. Evento per miliardari asiatici e ricchi locali. Ma lo spettacolo è meraviglioso, e regala un’emozione unica trasformando la notte. Le difficoltà logistiche e di fuso orario sono dimenticate di fronte alla bellezza di un evento unico, speciale per molti aspetti. Una gara che cancella la notte e la trasforma in giorno. L’oscurità è amica, per una volta. Le donne si fanno più belle e le feste più movimentate. Singapore è in posto che si ama o si odia, ma per chi vi ha vissuto, ritornarci è come tornare a casa. Un luogo amico, che ti accoglie a braccia aperte pronto a coccolare.

Le scuderie qui non portano mai alcuna novità. Spuntano alette e appendici varie per raggiungere il massimo carico, ma nessuno sviluppo significativo. Il carico aerodinamico conta poco, quello che serve davvero sono trazione e grip meccanico. I problemi costanti della Ferrari.

La grande vittoria di Vettel dell’anno scorso fu propiziata da una gara negativa della Mercedes che andò in crisi di gomme e non ci capì nulla per tutto il weekend. Il terzo posto di Raikkonen dietro a Ricciardo, completò un weekend stellare per la Ferrari, difficile però da ripetere temiamo. La Mercedes di quest’anno non perde un colpo, e ha vinto tutte le gare della stagione, al netto del crash di Barcellona.

“La pista è bella, ma la gara è lunga e difficile” ha commentato Vettel quest’oggi, “può succedere di tutto fra incidenti e Safety Car”. “E’ una pista veloce per essere un circuito cittadino, ma qui storicamente siamo sempre andati bene” il commento di un Raikkonen ciarliero e positivo.

Le prime prove in pista da domani. Alle ore 18 (le 12 in Italia) la FP1 alla luce dei riflettori. Seguiremo in pista tutto il weekend per lo spettacolo della notte di Singapore. Stay tuned!

di Stefano De Nicolo’  (@stefanodenicolo)

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