Mclaren Imola – Uno si era piazzato secondo ma partirà quinto per effetto di una penalizzazione, l’altro terzo nelle qualifiche di Imola. Oscar Piastri e Lando Norris dimostrano urbi et orbi , se mai ve ne fosse stato bisogno, che le loro McLaren hanno finito di essere delle scolarette in apprendimento e sono diventate pienamente mature. E che, ca va sans dire, anche a Imola si possono giocare la vittoria con cui Norris è tornato a casa da Miami. La distanza tra l’inizio dello scorso campionato e quello dell’attuale è abissale. Nel 2023, prima di emergere, Piastri e Norris dovettero attendere che si aprissero le porte a nuovi aggiornamenti e fecero capire che, con il volante, ci sanno fare bene assai. Quest’anno, invece, il decollo è avvenuto già dalle prime prove di campionato. Lando, in sei uscite, si è già concesso ben tre podi, Oscar , per ora, non ne ha messi in tasca ma comunque calato un carico pesante con due quarte piazze in Arabia Saudita e Australia. Podio sfiorato, ma il messaggio è chiaro e non richiede un’esegesi particolarmente raffinata e profonda: podio, sto arrivando.
Lo schema del premiato duo McLaren sembra essere il seguente: primo , salire sulla vettura con le motivazioni a mille, secondo, applicarle a qualifiche e gara, terzo, fare benzina preziosa con i preziosi risultati ottenuti per aumentare le aspettative a ragion veduta e regalarsi qualche soddisfazione placcata oro. E Lando il talentuoso, quel teorema, nella terra degli yankee lo ha applicato senza scordarsene neppure una misera virgola.
Max asso pigliatutto Verstappen, del resto, dopo Miami, era stato di un’eloquenza cristallina: Lando Norris ha talento e determinazione da vendere, oggi mi è finito davanti e ho la sensazione che non sarà l’unica occasione in cui riuscirà a giocarmi lo scherzetto. Insomma, lo teme, e , appunto, i fatti sono lì a parlare. Facile quindi prevedere a Imola un duello Red Bull- McLaren con Ferrari e Mercedes che cercheranno di inserirsi giusto per aumentare il numero degli invitati al tavolo dell’aspirazione alla gloria. Per Piastri, dopo le qualifiche, ha funzionato l’effetto gambero ovvero la retrocessione di tre posizioni per penalizzazione. Ma vi è da scommettere che anche lui cercherà polpa preziosa sottoforma di podio. Anche per lasciarsi alle spalle un tredicesimo posto a Miami che sicuramente gli è stato indigesto e non rende l’idea delle sue doti di driver.