La FIA ha pubblicato il risultato della revisione per la stagione di Formula 1 2021, risultato? Red Bull fallisce.

La scuderia del (da poco rinnovato) campione del mondo Max Verstappen ha speso troppi soldi. Tuttavia, l’organo di controllo non si espone ne in merito all’importo, ne quale sanzione verrà imposta.

Ci è voluto più tempo del previsto ma la FIA ha finalmente reso pubbliche le voci che circolavano nel paddock dal GP di Singapore.

Nel 2021, per la prima volta nella storia della Formula 1, è stato applicato un tetto di spesa massimo ma, durante lo scorso campionato, tre squadre hanno superato il budget cup stabilito (fissato a 148,6 milioni di dollari USA per un totale di 22 Gran Premi). 

In casa Williams il caso era noto da mesi: il team di Grove ha presentato i documenti finanziari troppo tardi portando la FIA a sanzionarli con una multa di 25.000 dollari (USA).

Anche Aston Martin è stata accusata di un errore procedurale e il regolamento della FIA prevede (anche in questo caso) una sanzione ma la somma non è ancora stata annunciata.

“La legge è uguale per tutti” e, quindi, quanto detto fino a questo punto vale anche la Red Bull, che, però, sta attirando maggiore attenzione. Dopo tutto, Max è diventato campione del mondo per la prima volta proprio l’anno scorso.

La FIA accusa la Red Bull di errori procedurali e di aver superato il limite massimo: secondo i revisori dei conti, la squadra corse di Milton Keynes ha speso troppo denaro.

Red Bull nega, si sono mossi entro i limiti previsti dalle norme e dai regolamenti.

Diamo le risposte più importanti alla grande controversia.

Cosa sostiene la FIA?

I revisori della Federazione hanno esaminato i registri delle squadre proprio negli ultimi mesi. Hanno controllato le finanze alla fine dell’anno finanziario. Il risultato? La (cosiddetta) Cost Cap Administration rilascia un certificato per sette squadre su dieci che hanno rispettato le regole finanziarie. Williams, Aston Martin e Red Bull non lo hanno fatto.

Il caso Williams è stato analizzato. Le trattative tra Aston Martin e Red Bull, invece, sono ancora in corso.

La squadra campione del mondo avrebbe commesso un’infrazione minore per eccesso di spesa. Si tratterebbe di un investimento che supera la soglia  fino al 5%. Ovvero una forbice che  va da un dollaro a 7,4 milioni ma la FIA non fornisce alcun dettaglio in merito.

Nella sua pubblicazione, la FIA sottolinea che tutti i team hanno sostenuto il processo di verifica. Tutti loro hanno fornito gli spunti necessari. Tutti hanno collaborato e agito in buona fede in ogni momento. Queste linee sono molto importanti: danno un’indicazione di come potrebbe essere la sentenza perché quello che viene chiesto è un verdetto indulgente. Se una squadra ingannasse deliberatamente i supervisori, andrebbe incontro a sanzioni draconiane. Questo non è accaduto.

L’AIF sottolinea ancora che l’intervento della Cost Cap Administration “si è limitato a una revisione delle comunicazioni dei partecipanti e che non è stata avviata alcuna indagine formale completa”. Attualmente stanno determinando la linea d’azione appropriata da intraprendere con Red Bull e Aston Martin.

F1 Christian Horner Toto Wolff
F1 Christian Horner Toto Wolff

Cosa dice Red Bull? 

La squadra campione del mondo ha scritto di essere sorpresa e delusa. I documenti presentati all’AIF rivelerebbero che sono rimasti al di sotto del tetto di spesa.

Si dice che ci sia disaccordo tra la FIA e la Red Bull in merito a diversi punti. Secondo i suoi stessi calcoli, Red Bull è arrivata a qualche milione di dollari sotto il tetto stabilito. Come è possibile che i revisori arrivino a una conclusione diversa? La FIA interpreta alcune voci in modo diverso. Li include nel budget cap a differenza di quanto fatto in casa  la Red Bull.

Ad esempio, si parla di stipendi in caso di malattia. Si dice che Red Bull li abbia sospesi, ergo non li abbia inclusi nel tetto di spesa.

I primi tre stipendi di ogni squadra sono esclusi dal tetto di spesa. Nel frattempo, è stato detto che il guru del design della Red Bull, Adrian Newey, non era uno di questi tre. La Red Bull lo assumerebbe con un contratto di consulenza e quindi non lo includerebbe. In questo modo la Red Bull potrebbe inserire un altro ingegnere di alto livello tra le eccezioni e risparmiare denaro.

In qualità di direttore tecnico, tuttavia, Newey dà un contributo fondamentale allo sviluppo delle monoposto, ma non secondo Red Bull. Newey è uno dei tre maggiori stipendiati e quindi è esente dal tetto di spesa.

La situazione sarebbe diversa per il direttore sportivo Helmut Marko. La squadra non dovrebbe includere lui.

A quanto pare, Red Bull ha ricevuto in seguito un credito d’imposta, che non è stato direttamente incluso nelle cifre per il 2021. Come potrebbero? Non c’era modo di sapere quanto sarebbe stato rimborsato.

Cosa dice la concorrenza?

Nel paddock circolavano cifre che parlavano di una violazione tra gli otto e i dieci milioni di dollari. Ciò sarebbe rientrato nella categoria delle violazioni di capitale delle regole finanziarie. Non è questo il caso. Si tratta solo di una violazione minore, come dichiarato ufficialmente dalla FIA.

La FIA e i team si sono scavati la fossa da soli. In teoria, ora, si potrebbero spendere fino a 7,4 milioni di dollari in più nel 2021 e sarebbe comunque trattata come una “violazione minore”. 

Con tutti quei soldi si può sviluppare una macchina per tutta la stagione. E anche una variazione di mezzo milione o un milione si può fare molto.

Un nuovo alettone anteriore, ad esempio, costava 100.000 euro secondo le vecchie norme. È più o meno quanto costa costruire un sottoscocca oggi.

Ogni centesimo speso per l’ulteriore sviluppo può portare prestazioni, ogni millisecondo può fare la differenza. Soprattutto in una gara testa a testa come quella tra Red Bull e Mercedes dello scorso anno.

Di conseguenza, la concorrenza chiede una punizione più severa, anche se lo sforamento del budget non è stato così elevato. Mercedes e Ferrari sostengono che la Red Bull ha avuto un vantaggio non solo per il 2021, ma anche per gli anni successivi: chi ha speso di più ha potuto anche sviluppare di più in parallelo.

I top team hanno dovuto ridimensionarsi con l’introduzione di un tetto ai costi. È stato necessario, per esempio, tagliare i posti di lavoro. Mercedes sostiene che oltre 40 dipendenti sono stati licenziati. Il capo del team Red Bull, Christian Horner, ha parlato di circa 90 dipendenti.

Non sono solo Mercedes e Ferrari a chiedere una mano ferma alla FIA. Lo fanno anche le altre squadre. Essi stessi hanno dovuto ridurre il personale o subire tagli agli stipendi. La Red Bull offrirebbe stipendi ineguagliabili e vantaggi extra come auto scontate in leasing. Anche questo conta ai fini del tetto di spesa.

Quale potrebbe essere la pena?

La FIA e la Red Bull potrebbero trovare un accordo e archiviare il caso. A quanto pare non è successo. Il caso sarà quindi sottoposto al Cost Cap Adjudication Panel. È composto da sei a dodici giudici nominati dall’Assemblea generale della FIA.

Un leggero superamento del tetto di spesa può essere punito come segue:

  • un warning pubblico;
  • una detrazione di punti nel Campionato mondiale costruttori;
  • detrazione di punti nel Campionato del mondo piloti;
  • esclusione da una o più gare;
  • restrizioni allo sviluppo aerodinamico (galleria del vento, CFD);
  • riduzione del tetto di spesa.

La scelta delle parole della FIA lascia intendere che non ci saranno punizioni eccessivamente dure. Max Verstappen probabilmente manterrà il suo titolo di campione del mondo. La Red Bull aveva un ampio margine di vantaggio sulla Ferrari nella classifica a squadre. Una detrazione di punti dovrebbe essere enorme per mettere in pericolo il secondo posto.

Una possibilità sollevata nel paddock: La Red Bull dovrebbe vedersi detrarre il doppio l’eccedenza dal tetto del budget 2023. In altre parole, per un superamento di un milione, dedurne due.

Per di più, ridurre il tempo della galleria del vento, analogamente al guadagno di tempo calcolato. Se un milione promette due decimi, ad esempio, il tempo di sviluppo nella galleria del vento deve essere dedotto di conseguenza.

Quanto può durare il caso?

Può andare per le lunghe. La Red Bull ora esaminerà attentamente il rapporto della FIA. Il comunicato della squadra dice: “La nostra convinzione rimane quella che tutti i costi rilevanti siano al di sotto del budget cap 2021”. Sottolineando che esiste un processo stabilito dalla FIA che hanno seguito, a prescindere dalle speculazioni della concorrenza.

La grande domanda: quanto sono solidi i regolamenti finanziari della FIA? Ci sono delle scappatoie? Cosa accadrebbe in caso di causa civile? Anche nel corso dello scorso anno, la gente del paddock si è spesso accigliata: i team si lamentavano di quanto sarebbe stata un’impresa rimanere sotto al tetto imposto. Soprattutto per i tre big: Mercedes, Ferrari e Red Bull. Ma anche per le scuderie delle dimensioni della McLaren, che ha dovuto ridimensionarsi. Allo stesso tempo, ci si chiedeva come la FIA avrebbe controllato il tutto.

Questo è il grande test per l’organo di controllo. Un verdetto troppo severo potrebbe portare a un procedimento giudiziario contro la Red Bull. Nessuno vuole che si scateni una guerra. Un’eccessiva indulgenza screditerebbe l’idea del tetto di bilancio. Allora le altre squadre potrebbero sentirsi giustificate a sforare la spesa fino al cinque per cento in futuro. Solo le grandi squadre possono permetterselo. Squadre come Alfa-Sauber, Haas, Alpha Tauri e Williams non potrebbero farlo. Nemmeno una squadra di lavoro come Alpine vuole farlo. I francesi, infatti, sono stati gli unici ad opporsi alla maggiorazione dell’inflazione in questa stagione.

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