GP Cina – La FIA afferma che sta monitorando attentamente la situazione riguardante l’epidemia di corona virus in Asia e afferma che sta valutando il calendario delle gare.
Si ritiene che il virus potenzialmente fatale abbia avuto origine a Wuhan in Cina e abbia ucciso almeno 170 persone nella contea con oltre 7000 casi segnalati. Australia, Canada, Macao, Hong Kong, Francia, Finlandia, Germania, India, Giappone, Malesia, Nepal, Filippine, Singapore, Corea del Sud, Sri Lanka, Taiwan, Tailandia, Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti e Vietnam hanno tutti confermato i focolai.
L’Australia, il Vietnam e la Cina terranno il Gran Premio nella prima parte del 2020 con gare a marzo e aprile.
La FIA per questa ragione ha dichiarato che: “A seguito dell’epidemia di corona virus scoppiata in Cina all’inizio dell’anno, la FIA sta monitorando attentamente la situazione in evoluzione con le autorità competenti e i suoi club membri, sotto la direzione del presidente della Commissione medica della FIA, il professor Gérard Saillant. ”
Nella loro dichiarazione, la FIA ha precisato che “valuteranno il calendario delle sue prossime gare e, se necessario, intraprenderanno le azioni necessarie per aiutare a proteggere la comunità mondiale degli sport automobilistici e il grande pubblico”.
Se fosse necessario in base agli scoppi, è del tutto possibile che alcune gare possano essere cancellate o rinviate. Le gare più a rischio sono il nuovo Gran Premio del Vietnam ad Hanoi e il Gran Premio della Cina a Shanghai. Anche la Formula E potrebbe risentirne, con l’ePrix di Sanya in programma il 21 marzo.
Restrizioni di viaggio sono attualmente in vigore nella regione cinese colpita da Hubei, compresi i servizi di volo sospeso nella Cina continentale. British Airways ha cancellato tutti i voli verso la Cina continentale, mentre l’ufficio estero e del Commonwealth del Regno Unito ha consigliato ai suoi cittadini di non recarsi in Cina se non strettamente necessario. L’ECDC afferma che sta monitorando attentamente la situazione per l’Europa.