A Mirafiori è stato installato il primo robot della linea produttiva per la fabbricazione della nuova 500 EV. Investimento da 700 milioni all’anno per una rivoluzione annunciata.

John Elkann, presidente FCA, lo aveva dichiarato nei mesi scorsi: “Nei prossimi 20 anni dovremo ridisegnare il settore, una grande opportunità per FCA e le aziende della filiera”. Quel futuro tutto da scrivere per l’azienda italo-statunitense inizia oggi con l’installazione del primo robot della linea produttiva nello stabilimento di Fiat Mirafiori per la lavorazione della Fiat 500 elettrica.

Dopo aver spento 120 candeline, Fiat si prepara alla rivoluzione elettrica con il primo modello EV della 500 (rinnovata rispetto alla Fiat 500e venduta oggi in America) che arriverà sul mercato nei prossimi mesi.

L’iconico modello italiano richiederà “un investimento di circa 700 milioni di euro, una capacità produttiva di 80 mila auto l’anno, con la possibilità di aumentarle, circa 1200 persone dedicate alla produzione”, ha spiegato il Chief Operating Officer EMEA di FCA, Pietro Gorlier.

Nei prossimi mesi – ha dichiarato Pietro GorlierContinueremo con l’allestimento dell’impianto, per essere in grado di partire con le prime pre serie entro fine anno e con l’avvio della produzione nel secondo trimestre 2020. Oggi iniziamo a scrivere l’ennesimo nuovo capitolo della storia di Mirafiori con un vero prodotto made in Fiat, made in Torino. La 500 elettrica si avvia a iniziare una carriera di successo”.

La svolta elettrica FCA

Su Il Sole 24 Ore, un interessante approfondimento sulla rivoluzione elettrica di Mirafiori e sulla produzione di nuova 500 EV.

“Per la produzione vera e propria servirà ancora qualche mese, ma la nuova piattaforma della 500 elettrica di casa Fiat Chrysler prende forma. Oggi i vertici dell’azienda incontrano a Mirafiori la sindaca di Torino Chiara Appendino e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio per presentare l’area dello stabilimento torinese dove sarà avviata la produzione della 500 full electric. Si tratta di una nuova piattaforma in fase di implementazione, dove oggi sarà installato e messo in funzione il primo robot della nuova linea produttiva, realizzata nella stessa area dove fino a un anno fa si produceva l’Alfa Mito, la piccola del Biscione fuori dalla produzione da luglio scorso. Dal punto di vista industriale, la produzione della 500 elettrica a Mirafiori rappresenta il cuore del piano di elettrificazione dei motori presentato a Balocco il primo giugno dell’anno scorso e che vedrà il debutto delle nuove motorizzazioni sul mercato a partire dal 2020. Un piano che prevede la progressiva introduzione delle motorizzazioni ibride sui diversi modelli del Gruppo. In fase avanzata l’implementazione dei motori ibridi a Melfi per la Jeep Renegade, presentata con la nuova motorizzazione durante il Salone dell’Auto del Parco Valentino di Torino, e poi, a seguire, per il modello Compass, con il via alla produzione previsto per il 2020. Seguiranno a ruota i modelli ibridi di Panda – assemblate a Pomigliano – e della stessa Fiat 500 – prodotta nello stabilimento polacco di Thychy. A breve sono attesi inoltre aggiornamenti anche sul piano di ibridizzazione dei modelli Maserati prodotti tra Mirafiori e Grugliasco. A Mirafiori oggi saranno presenti Pietro Gorlier, responsabile dell’area Emea, e Luigi Galante, a capo del Manufacturing per FCA sempre nell’area. Gorlier, durante l’incontro del 20 giugno scorso con le istituzioni locali, aveva invitato la Sindaca e il Presidente a visitare la nuova area produttiva di Mirafiori. Un incontro, quello di oggi, nel quale saranno presenti anche i rappresentanti sindacali dei metalmeccanici, in particolare delle sigle firmatarie del contratto collettivo di Gruppo, Fiom esclusa. Gli investimenti per l’elettrificazione dei modelli FCA fanno parte del piano da 5 miliardi destinato agli stabilimenti italiani, piano presentato poco più di un anno fa dall’allora CEO Sergio Marchionne e confermato dall’attuale amministratore delegato Mike Manley. La settimana scorsa il Gruppo ha presentato anche la versione elettrica del Ducato, il veicolo commerciale del Lingotto prodotto in Sevel: anche in questo caso la nuova motorizzazione sarà disponibile sul mercato a inizio 2020 ma potrà essere ordinata dopo l’estate. Il piano di investimenti dunque procede, tra la fine dell’anno e i primi mesi del 2020 dovrebbe partire a Melfi la produzione della Jeep Compass, una delle nuove produzioni assegnate all’Italia dal piano industriale a cui dovrebbe affiancarsi, entro il 2022, l’Alfa Romeo Tonale, modello atteso a Pomigliano, e la nuova Maserati (un Suv compatto, potrebbe chiamarsi Levantino secondo i primi rumor), destinato a Cassino. Il mercato delle vetture full electric sta crescendo in maniera esponenziale ma resta ancora una nicchia rispetto ai volumi globali. Le attese industriali sulla futura 500 elettrica sono tante, a cominciare dai volumi produttivi che dovranno compensare il gap creato dallo stop all’Alfa Mito, con una produzione annua compresa tra le 15mila e le 20mila unità. Tutto il resto lo farà il mercato anche se oggi i vertici di Fiat Chrysler dovrebbero svelare qualcosa in più sulle attese commerciali. A sostegno della fase di crescente elettrificazione dei modelli, il Lingotto he presentato un mese fa due accordi sottoscritti con Enel X (per Italia, Spagna e Portogallo) e con Engie (per altri 14 mercati) finalizzati allo sviluppo di nuove soluzioni dedicate alla mobilità elettrica, sia per gli ibridi plug-in (PHEV) che per i modelli a batteria (BEV) previsti nel piano industriale di Gruppo per il 2018-2022. In sostanza, i concessionari FCA offriranno soluzioni di ricarica e servizi innovativi dedicati ai clienti privati e a quelli business.”

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