CHIACCHIERE E RIFLESSIONI DI UNA MATTINATA A BORDO PISTA TRA SIGARI E MISCELA

A volte la vita è così imprevedibile, accadono fatti meravigliosi o tragici in maniera del tutto casuale ma non solo, le connessioni dell’esistenza sono infinite e quasi geniali se fossero state progettate dal fato; vi sarà mai capitato di parlare con qualcuno e scoprire di avere amicizie comuni o addirittura parenti, il tutto in luoghi e situazioni che non avreste mai sospettato vi portassero a scoprire una sorta di ramificazione così complessa e sofisticata. Lo spunto è stato dato dalla passione comune per la Ferrari ma soprattutto per i sigari che porto sempre con me in abbondanza.

Ed è così che alla Domenica mattina mi metto in auto per accompagnare mio nipote ad una nuovissima quanto piccola pista di kart che ha aperto un mio carissimo amico; per me un momento di relax davanti ai rumorosi e piccolissimi 4 ruote che girano ossessivi, ai bordi e sotto l’ombra del caldo sole, un manipolo di genitori ed appassionati di motori, qualcuno poco esperto altri invece dei veri geni di vari settori del motor sport, in genere in queste occasioni si parla solo di kart, dei motori, di come prepararli e di quale è il più veloce in pista; oggi però si è parlato d’altro, la conversazione è andata sulla formula uno, in particolare mi sono state fatte delle domande alle quali non ho saputo rispondere, domande retoriche per chi le ha fatte, in quanto questa persona è un esperto di fluidodinamica e carbonio e che, ‘collabora’, direttamente con la Ferrari; ecco le sue domande e le sue risposte; che chiariscono bene che aria si respira a Maranello; confesso che immaginavo quanto mi è stato detto ma non a questo livello; da questo momento in poi è tutto virgolettato.

“Secondo te hanno sbagliato la macchina o solo l’alettone?

Vedi hanno fatto un errore colossale, hanno sbagliato tutta la vettura perché hanno voluto unire due concetti che sono in contrasto tra di loro; se imposti un pacchetto telaio-sospensioni con un rake molto accentuato non puoi rinunciare al carico anteriore e non puoi avere una sospensione poco reattiva, tra l’altro di concezione vecchia, insomma lasciare invariati alcuni componenti cambiandone altri molto importanti (l’ala n.d.r.) non può funzionare, devi riprogettare tutto; vedi? Guarda i kart! non bastano piccoli accorgimenti e giri lo stesso, lì la cosa è molto più complicata, la macchina andava rifatta concettualmente.

Ma scusa possibile che non se ne sono accorti in Ferrari?

Oh certo che se ne sono accorti, infatti ci sono tecnici brillanti che occupano ruoli secondari, i quali hanno portato nuove idee e fatto le dovute osservazioni su come non potevano funzionare alcune soluzioni; ti dirò di più, un tecnico molto valido, ha disegnato lui stesso, di sua iniziativa e nel tempo libero, una nuova ala anteriore corredata da una bozza di sospensione; ha rischiato il licenziamento ed una denuncia dopo averlo presentato ad una riunione; gli hanno detto testualmente che ‘non devono girare elaborati che possano ricondurre a Ferrari’ ma lui non li ha dati a nessuno e neppure condivisi sui social, non ci sta nemmeno in rete! La situazione interna è complicata, ci sono tanti piccoli feudi di personaggi che ‘tengono famiglia’ e non vogliono perdere i posti di prestigio che occupano per far posto a giovani fantasiosi ed intraprendenti; è come un pachiderma che non vuole muoversi.

Marchionne aveva dato la spinta dall’alto, aveva fatto capire che chi avrebbe ostacolato l’obiettivo finale, vincere, poteva andar via da un momento all’altro e la sua struttura orizzontale stava iniziando a funzionare a che se molto lentamente. Adesso si è al punto di prima.
Il guaio è che ci si trova in una sorta di ricatto, queste persone, che pensano solo a mantenere il proprio potere interno, non possono esser mandate via dall’oggi al domani, possiedono delle chiavi tecniche che farebbero gola a tanta concorrenza, ma non remano nella giusta direzione, guardano solo alla propria carriera ed al proprio stipendio, il tutto nella più completa disinformazione rispetto alla dirigenza che non ha idea di quanto accade.

Ferrari Canada GP strategia Lerclerc

Ma non si potrebbe responsabilizzarli e spostarli?

Vedi i tempi sono cambiati, l’idea che chi lavora in Ferrari lo fa anche per la passione è forse vera al 50%, i meccanici sicuramente, sono persone meravigliose, ma il problema è in fabbrica, le nuove idee vengono visionate dai ‘feudatari’ e la paura di essere messi in secondo piano da altri è la loro ossessione più che il successo della vettura. Ci vorrebbe un ‘repulisti’ ben mirato, ma nessuno osa farlo, si perderebbero comunque risorse che andrebbero alla concorrenza e si dovrebbe iniziare daccapo, ce la vedi la Ferrari a passare da seconda forza a 3° o 4° nel prossimo anno? Sai in questo contesto conta anche il denaro dei premi costruttori, la ‘Famiglia’ tiene molto anche a questo. Intendi la proprietà? Sì certo, loro hanno sempre molti occhi sul bilancio e finché il reparto vetture stradali va bene, e va molto bene, il resto interessa fino ad un certo punto.

Quindi cosa succederà?

Non credo possa succedere nulla di importante, la macchina 2020 sarà probabilmente molto competitiva ma se non si cambia approccio all’interno sarà comunque ai vertici ma non da primo posto. Se poi in estate dovesse cambiare la musica con un dirigente dal pugno di ferro forse ne vedremo i risultati, spero solo non sia Italiano.”

Marco Asfalto

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