Chissà che gli era passato per la testa in Bahrein. Yuki Tsunoda ha il volto del bravo ragazzo, e ne possiede anche il temperamento. E vederlo agitarsi come un Samurai ferito al cuore a Sakhir pur nelle legittime perplessità che poteva manifestare per un ordine di scuderia a lui non gradito a beneficio di Ricciardo non è stato da lui. Ma Yuki il nipponico è uno che dimentica in fretta. Tanto è che, poi, in un battito di ciglia, il team Racing Bulls si è chiuso nelle segrete stanze e ha chiarito quanto c’era da chiarire. Momento di nervoso, stop. Alzi la mano chi non ne abbia mai avuto uno.
Ma Tsunoda ha fatto di più. Un refolo di perplessità per quanto accaduto in Bahrein ci è rimasto, giusto per dargli la ribollitura di sangue ideale per impostare a Jeddah le qualifiche di Formula 1 in modo che il sole su di lui splendesse: e infatti, per lui, è giunto il nono tempo davanti all’Aston Martin di Lance Stroll. Sbarco nelle Q3 e dimostrazione di quanto si sapeva già: il ragazzo, se tempera i nervi a dovere, nel circus può dire la sua e pure bene. E magari, nel recondito dei suoi pensieri, gli sarà balenato anche un senso di rivincita: visto che cosa posso fare se ci do dentro?
Non si può però tacere che anche Daniel Ricciardo abbia dimostrato assoluto buon senso non trasformando la goccia del nervosismo del compagno di squadra in un mare e mettendo in campo qualcosa che nel circus non sempre ha la cittadinanza che dovrebbe avere: la saggezza. “Ci siamo chiariti – ha infatti detto il pilota australiano – è stato importante, penso che la situazione in gara sia qualcosa che ovviamente può accadere, ai piloti non piacciono mai gli ordini di scuderia, se un pilota non reagisce subito, non è la prima volta che succede, quindi credo sia stato tutto abbastanza chiaro e sia stato importante parlarne. Le porte sono state chiuse in modo molto aperto e trasparente, era la cosa giusta da fare e ce ne siamo andati con la sensazione che fosse tutto finito”. Dal qualificarlo come immaturo o testa di … di qualche giorno fa, praticamente, una rivoluzione copernicana. Ma, come detto, nel circus il buon senso e la gestione razionale delle cose sono ancora valori aggiunti. E sia Ricciardo che Tsunoda ne sono altamente consapevoli.
Capitolo Bahrein chiuso, quindi. E, sia per il nipponico che per il compagno di squadra che partirà invece con il quattordicesimo tempo, discrete speranze di poter assaggiare i primi punti della stagione.