Evoluzione mirata, piccoli aggiornamenti e buone strategie, ecco il segreto della Red Bull di questo Campionato; consci di avere fra le mani una buona macchina, non hanno stravolto il progetto del 2015; anzi lo hanno elaborato affinandolo come si farebbe un intagliatore di diamanti, piccoli lavori di fino e precisione, punzecchiando però chi fornisce la Power Unit, così da ottenere, un propulsore finalmente affidabile e che sia potente, magari non quanto la concorrenza; ma si sa, quando si è in possesso di un gran telaio, di sospensioni quasi perfette e si ha un gran muretto, si possono avere anche meno cavalli, il resto lo faranno i Piloti e la macchina; di questo ne abbiamo parlato tante volte in passato quando tutti concentravano la loro attenzione sulla PU, noi lo dicevamo, per prima cosa ci vuole una macchina che abbia una qualità strutturale in tutte le aree; che riesca a sfruttare le gomme, che abbia un buon carico aerodinamico, che sia efficiente, insomma, nella parte meccanica; una vettura del genere può battere un avversario anche se questo ha 100 cv in più e non li sa sfruttare a dovere; in fondo il cruccio di tutti i progettisti è proprio questo, mettere a terra i cavalli e farli rendere al massimo; e Newey è l’interprete forse migliore di questa importantissima qualità che una macchina deve possedere, una sorta di ‘INGEGNERE CHE SUSSURA AI CAVALLI’ dando loro il compito di far andare veloce la monoposto soprattutto in curva; egli ha una visione di tutto il pacchetto molto diversa da qualsiasi altro; punta su un motore ‘clienti’ ma poi ci costruisce intorno qualcosa di veramente unico, andando, sempre, a cercare i vuoti regolamentari e le aree buie su cui lavorare; in fondo è così che si inizia la costruzione di una macchina; si riceve il regolamento e si inizia a pensare non solo alla struttura in toto, ma in quali zone poter osare, quelle che possano rendere di più e che rispettino le semplici quanto complicate regole di ogni macchina; tenuta, trazione, equilibrio in tutte le fasi e soprattutto guidabilità.

Interessante la scelta aerodinamica Redbull al posteriore con un ala a Medio Carico , sembra si sia scelta una via intermedia visto che in Canada spesso si cercano strade piu’ estreme con mini alettoni al posteriore.

 

Ora c’è da dire che la Red Bull avendo risparmiato tempo e risorse per la macchina 2016, fatta evolvendo quella dello scorso anno, è in netto vantaggio su tutti gli altri per quanto riguarda la vettura 2017; anche gli aggiornamenti che vengono portati sono sempre dei piccoli affinamenti che vanno a coadiuvare le nuove specifiche della PU Renault; la macchina è tornata competitiva e siccome non ci sono i parametri e neppure le aspirazioni di poter vincere il Campionato; ci si può dedicare con calma e riflessione alla macchina della prossima stagione; con le nuove regole, infatti, si tornerà a parlare prepotentemente di aerodinamica e siamo sicuri che Adrian Newey sta già lavorando al nuovo progetto in vantaggio sui suoi diretti competitor; la Ferrari è alle prese con i tanti problemi che ha avuto fino ad adesso; la Mercedes continua ad affinare la macchina in maniera quasi maniacale con lo scopo non solo di vincere ma di dominare come fatto negli ultimi 2 anni; forse proprio questi ultimi non si rendono conto della sfida 2017, tutti intenti a guardare al 2016; la Red Bull invece si può permettere di giocare su altre zone della scacchiera, cambiando i Piloti e facendo lavorare il muretto; la base è buona quindi perché sprecare tempo ed energie? In fondo i risultati stanno comunque arrivando, non resta che continuare quello che si sta facendo. Insomma la sfida della Red Bull del 2017 è iniziata da tempo e non saremmo per niente sorpresi se la ‘casa delle lattine’ possa tornare prepotentemente ad essere la Squadra da battere del prossimo Campionato; visto anche la capacità di far rendere sempre al meglio le gomme, che saranno molto diverse da quelle attuali…

Marco Asfalto

 

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