Dopo le tantissime traversie della Bmw Italia nel Campionato Italiano SUPER GT3 che ne hanno ostacolato i risultati è arrivata la prima vera soddisfazione della stagione; ottenuta dall’equipaggio Alberto Cerqui e Stefano Comandini; ma con Alberto capace di tirare fuori il meglio dalla M6 GT3 durante il suo turno di qualifiche e su una pista come quella di Misano dove accelerazione e frenate ben calibrate fanno la differenza; il Team ha fatto un gran lavoro a mettendo a punto un set-up quasi perfetto; poi Cerqui ci ha messo del suo facendo una prestazione veramente di spessore scendendo, unico Pilota in tutto il week end, sotto il muro del 1:33 ed esattamente col timing di 1:32.838 staccando di 2 decimi la velocissima Audi di Marco Mapelli. Il Driver della Bmw ha costruito la sua Pole soprattutto nel primo e nel terzo settore, le parti più guidate, dove il bilanciamento della vettura e il talento fanno la differenza. In gara subito una bella lotta con Cerqui che perde la 1° posizione già al primo giro; per poi ritrovarsi 4° alla tornata n. 5 dopo un paio di passaggi piuttosto lenti; tuttavia già alla 6° tornata realizza la sua miglior prestazione con 1:34.680 e stabilizzando i suoi tempi dal 1:34 alto fino al 1:35 basso, ecco la media dei suoi passaggi dal giro 3 al 17, tutti, tra l’altro, con velocità allo speed-trap intorno ai 220 Kmh; MEDIA di 1:35.343; quando consegna la vettura a Stefano Comandini la Bmw è in 3° posizione che poi sale in 2° per il gioco dei cambi e delle varie penalità delle gare precedenti; Stefano ci mette del suo per conservare la posizione e nel frattempo sale al 2° posto dietro alla Ferrari 488 di Venturi della Black Bull Racing; ma il colpo di scena arriva a 3 giri dalla fine quando quest’ultima ‘dechappa’ la gomma posteriore sinistra proprio mentre era al comando; la BMW coglie così un’importantissima vittoria che la porta ad uscire dalle ‘sabbie mobili’ che la stavano frenando negli ultimi tempi; tuttavia dobbiamo dire che la M6 in gara non è stata altrettanto veloce come in qualifica, forse per le condizioni della pista, con asfalto molto più caldo durante la gara di circa 10°, la macchina sembra sfruttare abbastanza bene le gomme ma sembra prediligere basse temperature e pista asciutta, ecco la media dello stint di Stefano Comandini dal giro 20 al 31; MEDIA 1:35.778, questo a riprova della gentilezza della Bmw M6 GT3 sugli pneumatici e la costanza dei timing del Pilota Romano il quale ha toccato la sua punta massima in termini di velocità allo speed-trap al giro 26 con 220,9 Kmh contro i 222,7 di Alberto Cerqui nella tornata n.3. L’ottimo risultato di gara 1 rappresenta l’inizio di una nuova stagione per il Team il quale può finalmente guardare al futuro del Campionato con maggiore ottimismo, soprattutto pensando alle prossime gare del Mugello dove la BMW dovrebbe stabilizzarsi tra le prime posizioni.


 

Purtroppo per il Team in GARA 2 le cose sono andate molto diversamente; innanzitutto per la non perfetta qualifica di Stefano Comandini, il quale si è piazzato 8° dietro anche ad una vettura del GT3, col tempo di 1:34.262 a ben 1,150 sec. dalla Pole; con Stefano in difficoltà soprattutto nel 1° settore, zona nella quale era dietro a ben 3 vetture GT3; poi la gara è partita con pista bagnata e già altre volte abbiamo visto la BMW in difficoltà in condizioni simili; sembra poi, che proprio sulla griglia di partenza ci siano stati dei problemi vista la concitazione dei tecnici pochi istanti prima dello start, problemi risolti velocemente che hanno consentito comunque a Stefano di mantenere con costanza la posizione fino al 6° giro quando è stato passato dalla Vettura n. 16 di Imperiale Racing; tuttavia un buon stint per il Pilota Romano che abbassava i suoi timing costantemente anche grazie alla pista che stava pian piano asciugandosi. Nel 2° stint tocca a Cerqui entrare in vettura, ma c’è da scontare ben 15 secondi di penalità per la vittoria in gara 1, Alberto rientra in 11° posizione e dovrà vedersela anche con gli agguerriti avversari del GT3, ingaggia una serie di duelli ma la M6 sembra molto meno stabile con queste condizioni di pista; finirà in 10° posizione a ben 58 secondi dalla vetta. Comunque c’è da rimarcare come ci sia tanto da lavorare sull’assetto della vettura in condizioni di pista bagnata od umida; la macchina si scompone moltissimo e risulta avere poca aderenza sia in frenata che in uscita dalle curve; eppure ad Imola, dove si è corso in gara 2 sotto un autentico diluvio, la M6 si era comportata abbastanza bene; certo la vettura è nuova e le aree su cui lavorare sono tante, ma la bontà del progetto è sotto gli occhi di tutti e siamo sicuri che il Team si potrà togliere ancora delle soddisfazioni…
Marco Asfalto
Foto ANDREA BONORA

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