Anche quest’anno la Mercedes F1 ha fatto suo il titolo mondiale, dimostrando una superiorità imbarazzante, che ha permesso al Team di tollerare le intemperanze dei due piloti e molti errori tecnici che in una lotta serrata avrebbero potuto fare la differenza tra il titolo iridato ed un secondo posto amaro.
Il ritorno della Mercedes in Formula 1 inizialmente è stato in sordina, con l’acquisto della Brawn GP nel 2010 e parecchie stagioni in cui la squadra di Toto Wolff sembrava incapace di avvicinare la vetta.
La Redbull e la Ferrari dominavano, ma la Mercedes stava preparando la propria rivalsa. Sfruttando inizialmente non il proprio bagaglio tecnico, ma politico. La scelta della federazione di puntare su motori turbo, con riduzione della cilindrata è stata infatti fortemente caldeggiata dalla squadra tedesca che, guarda caso, da quando è stato introdotto il nuovo regolamento sulle power unit ha associato a record di velocità quelli di vittorie, giri veloci e pole position.
La Mercedes ha infatti potuto sviluppare per anni, senza la pressione di avere una risposta immediata in pista, le power unit, per poi presentarsi alla stagione 2014 con un vantaggio imbarazzante.
Questo ha permesso allo sviluppo di concentrarsi su altre aree, ottenendo un telaio e soprattutto un’aereodinamica che non hanno nulla da invidiare come livello raggiunto al motore. La Ferrari invece ha da sempre una pressione addosso che la costringe a “spremersi” tutti gli anni per non fare brutta figura, ottenendo però un secondo posto in campionato e l’impossibilità di concentrarsi in anticipo sulla vettura dell’anno successivo. Con Arrivabene e Marchionne poi, che hanno portato un clima di tensione e ulteriore stress, le cose peggiorano.
La Mercedes – e stiamo parlando di un colosso – ha avuto anni per prepararsi, con continue debacle ed ora che ha acquisito il predominio, sarà difficile che qualche scuderia riesca a spodestarla senza un cambio di regolamenti. Regolamenti che, effettivamente, dal prossimo anno cambieranno, proprio perchè uno sport in crisi di ascolti come la F1 non si può permettere gare noiose dal finale già scontato, animate solo dalla rivalità di due piloti che guidano la stessa vettura.
Purtroppo anche questa volta i regolamenti sono stati pensati “malamente”, basta prendere l’esempio dell’ala anteriore:
adottare un’ala più stretta avrebbe favorito i duelli (l’ala larga si rompe più facilmente quando si fa a sportellate) eppure questa soluzione di regolamento, che non avrebbe favorito nessun team, è stata scartata. Motore, grip aereodinamico, grip meccanico, queste le tree aree in cui si giocano solitamente i mondiali. Ed al momento la Mercedes sembra in vantaggio in tutti e tre , con una Redbull molto indietro col motore ed una Ferrari che ha un’auto a tutto tondo, che però non le permette quel guizzo necessario a vincere almeno qualche gara
Purtroppo la soluzione ci sarebbe, ma è impraticabile per la Ferrari, vista la pressione mediatica ed aziendale: uno o due anni “sabbatici”, in cui la macchina viene sviluppata poco, concentrandosi su soluzioni avanzate, senza la necessità di buttarle subito in pista. Questo sarebbe stato l’anno ideale, con il cambio dei regolamenti, ma il fatto che la definizione di questi sia stata molto ritardata, ha fatto sì che la Ferrari non ci si potesse concentrare con largo anticipo.
Forse Arrivabene rimescolerà le acque, permettendo ai molti tecnici di valore della Ferrari, che attualmente non possono brillare a causa della scala gerarchica rigida e che non rispecchia la bravura ma altre questioni aziendali, di emergere e portare il Cavallino di nuovo alla vittoria…ma queste sono solo le speranze di un inguaribile tifoso
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