Alla fine della fiera è Nico Rosberg il Campione del Mondo Formula Uno 2016.

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Meritatamente e al di sopra delle considerazioni di molti, arrivando lassù con la tenacia, l’abnegazione di chi, magari meno dotato del “sacro dono della velocità” rispetto al più quotato compagno-rivale Lewis Hamilton, è andato oltre ai suoi limiti, crescendo costantemente e guadagnandosi così titolo e stima.
Raggiunge così nel “club degli iridati” (33° a farlo) il padre Keke, raccogliendone idealmente il testimone: e chissà che, dopo questo “successo liberatorio”, non si possa vedere nel futuro prossimo un Nico “unleashed”, ancora più forte e determinato di quello odierno…
Hamilton ne esce battuto non in termini di velocità pura (53° successo in carriera), ma forse più in quelli di forza caratteriale: va apprezzata la sua determinazione e “fame di successo” da campione “puro”, ma, probabilmente, il suo “fare tappo” per cercare di compromettere le speranze del compagno, seppur assolutamente non scorretto, è stato quantomeno “discutibile” (e le parole espresse in merito, via Twitter, da un campione “aggressivo” come Nigel Mansell faranno sicuramente riflettere).
Avrà sicuramente tempo di rifarsi: vedremo se già nel 2017, in cui i cambiamenti regolamentari radicali imposti su gomme e aerodinamica potrebbero regalarci un altro team “dominatore”, diverso da quello della Stella d’Argento.

abudabijpga Ferrari chiude a podio una stagione deludente, rispetto alle aspettative di partenza, sue e di Sebastian Vettel, ritrovando un po’ di “brio” e morale in vista della prossima stagione. Decisive, allo scopo, la strategia, finalmente azzeccata, (ma perché non fare identica cosa anche con la vettura di Raikkonen?) di montare le Pirelli SuperSoft Red per l’ultimo stint di gara, che hanno permesso a Vettel di compiere degli ottimi sorpassi (stupendo quello su Verstappen), arrivando quasi ad insidiare, grazie alla “fila indiana” imposta da Hamilton, il secondo posto di Rosberg (va detto che il 4 volte iridato ha dichiarato che non avrebbe mai forzato la manovra nei confronti di Nico, rischiando di metterlo in difficoltà). Gomme dal compound “low-working range” quelle “rosse” montate nel finale, mentre in precedenza avevamo notato tutte le difficoltà delle monoposto del Cavallino, in condizioni di temperature dell’asfalto basse (28°), con quello “high-working range” delle Soft Yellow: è qui che la Ferrari dovrà principalmente (e, a quanto risulta al sottoscritto, lo stanno già facendo alacremente ai simulatori) intervenire per la prossima stagione, e le parole di speranza espresse da Vettel e Arrivabene in merito fanno intendere che tutta la pausa invernale sarà dedicata ad un lavoro “matto e disperatissimo” (ma, finalmente, coeso) fondamentale per farsi trovare pronti alla “ripresa delle ostilità” in pista.

redbull.La Red Bull-Tag Heuer (che sarà così denominata anche nella prossima stagione, visto il rinnovo dell’accordo per la “rimarchiatura” delle unità endotermiche Renault, ricordando che la parte ERS e degli accumulatori viene “reinterpretata” direttamente dal “team della bibita del toro”) chiude seconda in graduatoria costruttori e, visto il nuovo regolamento in materia d’aerodinamica, potrebbe costituire, forse, l’“ammazza-campionato” della prossima stagione: sicuramente Max Verstappen vorrà portare nel 2017 tutta la sua esuberanza giovanile (oggi eccessiva al via, quando è finito in testacoda urtando Hulkenberg), facendo valere i galloni del “predestinato”, ma dovrà fare i conti con un Ricciardo deciso a riprendersi dalle “stilettate” degli ultimi Gp e dalle strategie (troppo spesso penalizzanti nei suoi confronti) del team. Di sicuro, questa “disfida interna” non ci farà annoiare.

Jenson Button (GBR) McLaren Honda MP4-31

Jenson Button (GBR) McLaren Honda MP4-31


Un’altra “medaglia a due facce” è quella fornitaci da Force India e McLaren-Honda: positiva quella del team battente bandiera indiana, oltre ogni aspettativa (ma riusciranno, nonostante le difficoltà economico-organizzative, a ripetersi nel 2017?), negativa e “brutta a vedersi” (e soprattutto “triste” per il suo alfiere Fernando Alonso, per questo sempre più “disinnamorato” dell’attuale Formula Uno”) quella del team anglo-giapponese, a cui forse l’abolizione del “sistema a gettoni” nello sviluppo delle Power Unit potrà fornire una “boccata d’aria fresca” fondamentale per mettersi quantomeno in pari con le prestazioni dei migliori.
Bene il “rookie” Team Haas,

Romain Grosjean (FRA) Haas F1 Team VF-16

Romain Grosjean (FRA) Haas F1 Team VF-16

che al suo primo anno ha portato a casa quei punti fondamentali per la sua crescita tecnica.
In chiusura, un doveroso omaggio ai due piloti oggi all’ultima gara in carriera in Formula Uno: Jenson Button e Felipe Massa. Iridato il primo, “quasi” il secondo, hanno segnato l’epoca recente con i loro “fatti” in pista, nonché con l’estrema signorilità e schiettezza fuori. E anche quest’ultime ci mancheranno tanto.
Mentre scorrono i titoli di coda su questa stagione 2016, vorrei ringraziare a nome di tutta la “banda” di News Effe Uno tutti coloro che, anche solo per cinque minuti, si sono presi la briga di leggerci ed apprezzarci, e ricordo loro che tra pochi giorni sarà già 2017, con i test delle gomme Pirelli “large” per la prossima stagione che vedranno impegnati in contemporanea sulla stessa pista di Yas Marina (il 29 Novembre) i tre top-team.
Noi ci saremo, con rinnovato vigore.
E con la speranza che il prossimo campionato sia combattuto tanto quanto gli ultimi, emozionanti giri, di questo finale di 2016. Magari con tre team (o più) tutti in lotta per le posizioni che contano. Giusto per tornare ad infiammare i cuori di noi appassionati dello “sport più veloce del mondo”.

di Giuseppe Saba (Twitter: @saba_giuseppe)

 

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