Non avrei voluto proprio parlare delle gomme, visto che qualcuno pensa siano una mia fissazione fin dal 2013, quando successe qualcosa di veramente scandaloso, ma non siamo qui per ricordare il passato, che è sempre utile per farsi un’idea del presente e del futuro, ma che rimane comunque qualcosa di impalpabile nelle nostre menti, qualcuno affermava che conta solo il momento presente ed il resto non esiste; tuttavia la nostra esperienza qualche informazione ce la porta quando affrontiamo il tempo attuale. Quindi, giocoforza, mi tocca ancora parlare degli pneumatici Pirelli e mai avrei immaginato, quando la Casa Milanese è entrata in F1; di doverne discutere in modo così critico; qualcosa che va contro la mia stessa natura di Italiano e Patriota. Vorrei chiarire alcuni punti che variano tra ciò che si è detto e ciò che è accaduto, facendo una sorta di lista che dovrebbe far riflettere.
Vettel; gli esplode una gomma al penultimo giro; probabilmente perché la carcassa non ha resistito adeguatamente alle sollecitazioni non solo laterali, ma soprattutto verticali che avvengono alla salita del Raidillon, dove la forza centrifuga, la velocità e la gravità sono componenti molto più importanti che in una curva con poca pendenza, gli pneumatici si comprimono per poi subire altre deformazioni molto importanti quando si arriva al rettilineo; Hembery poco prima dello scoppio aveva incautamente affermato che non ci sarebbero stati problemi a coprire una distanza di ben 28 giri con le gomme Medium a SPA, la cui pista, ricordo, è di circa 7 Km. Le dichiarazioni successive di Paul non sono state eleganti; egli ha reagito in malo modo al duro attacco di Sebastian, il quale era molto ma molto arrabbiato per il pericolo scampato; affermare, dopo le critiche del Pilota Ferrari, che la Scuderia Italiana ha compiuto un azzardo è una netta caduta di stile; ricordo che le gomme usurate dovrebbero alzare i tempi e non esplodere; conseguentemente a timing molto alti è ovvio che una Scuderia sostituisca gli pneumatici; non c’è neppure bisogno di ribadirlo.
Pirelli; altra nota importante è che le gomme hanno un ciclo di vita, ma in realtà ne hanno 2, uno è dato dalla vita agonistica degli pneumatici e cioè dalla longevità delle prestazioni, l’altra è il tempo di vita fino alla distruzione degli stessi; un fornitore di F1 DEVE dare delle gomme in grado di coprire ogni GP in sicurezza indipendentemente dalle performance dello stesso. Faccio presente che questi 2 cicli di vita NON DEVONO MAI COMBACIARE…
Comunicazione; sempre parlando di Pirelli è alquanto ovvio che la Casa Milanese ha dei chiari problemi ogni volta che cerca di coprire un errore o un difetto dei suoi prodotti; francamente ritengo che il modo in cui si affrontano certi argomenti non sia molto efficace; ritenere di avere sempre ragione non è giusto per principio anche se fosse vero, anzi chi ha sempre ragione (beato lui…) mostra più eleganza e superiorità ammettendo di avere sbagliato anche se questo non fosse vero; a volte basta dire ‘scusate abbiamo sbagliato, l’errore non si ripeterà’ piuttosto che scagliarsi contro tutti per difendere le proprie ragioni…
Pirelli; pubblicare un documento in cui si chiedeva nel Novembre del 2013 di obbligare le Scuderie a cambiare gli pneumatici dopo un certo numero di giri, richiesta bocciata ovviamente, non deve distogliere dalla realtà dei fatti, è sempre da quella stagione, che molti si lamentano delle gomme, che sembrano esser fatte su misura per una sola Squadra, la quale, guarda caso, ci ha fatto un bel test di 1000 Km con i Piloti ufficiali; è da quel momento che la F1 non è più la stessa e non solo dall’adozione delle Power Unit. Inoltre obbligare i Team a fare un certo numero di tornate significa vanificare le strategie, ed allora a cosa servirebbero tutte queste mescole e questi colori che spesso disorientano il Pubblico meno esperto?
SPA; si potevano adottare pneumatici Medium e Hard, al posto delle Soft, ma l’esplosione alla vettura di Vettel è avvenuta su Medium, tali pneumatici in realtà sono stati induriti da quando la Ferrari ha vinto in Malesia, quindi la Medium di adesso potrebbe essere paragonata alla Hard dello scorso anno; le mescole sembrano piuttosto dure ma la carcassa abbastanza elastica; come mai una scelta del genere? Forse per andare incontro alle esigenze specifiche di qualche Team?
Ferrari; il nuovo corso di Maranello è molto chiaro, basta con la sopportazione elegante di misfatti e strategie fatte dietro le quinte; Maurizio Arrivabene è un tipo che non le manda a dire e la sua IRA è più che giustificata visto il commento di Paul Hembery, la Ferrari AVEVA IL DIRITTO di provarci e non il dovere di adeguarsi alla massa, fattore che, porta alla vittoria sempre gli stessi motori, guarda caso, e quello che è accaduto Domenica è qualcosa che peserà nei futuri equilibri della F1; perché nel 2016 le gomme dovranno andare bene per tutti e non essere fatte su misura per qualcuno…
Monza; al GP di Monza si porteranno Soft e Medium ed anche se la pista è molto diversa da SPA, potrebbe accadere l’irreparabile con le Soft, sempre che il problema non siano le Medium, gomme molto particolari che la Mercedes ha provato e riprovato mille volte nei test pre-campionato, quasi un collaudo della mescola che più è gradita ai Tedeschi. Non oso pensare cosa potrebbe accadere se ci fossero dei problemi seri; la Pirelli si sta giocando il futuro in F1 ed andare palesemente contro la Ferrari a forza di dichiarazioni non è una buona politica visto, come ho già detto, il nuovo corso di Maranello, poteva forse funzionare prima…
Voglio scongiurare l’ipotesi di prossimi test segreti nel nome della sicurezza, o addirittura delle nuove regole che potrebbero imporre un certo numero di giri con un dato tipo di pneumatici; tuttavia l’idiozia è come l’acqua del mare; quasi inesauribile…
28 GIRI; affermare che la Ferrari ha compiuto troppe tornate sulle gomme Medium è falso, vorrei ripercorrere i giri fatti da Vettel; monta le gomme al giro 14; tuttavia nelle tornate 21 e 22 va lentissimo a causa della Virtual Safety Car con tempi ben oltre i 2 minuti, quindi senza grandi sollecitazioni, e già scendiamo a 26 giri; inoltre le prestazioni delle mescole erano di tutto rispetto, per chiarezza vi mostro il solito grafico dei giri dal 23 al 41 (ricordo che il valore delle ordinate è + 1 minuto)
Come si può notare nessun grande decadimento, anzi, dopo il giro 39 in cui si è segnato un tempo alto, le gomme evidentemente si sono ‘riposate’ per poi scendere di nuovo di ben 6 decimi nella tornata successiva e rimanere stabili al giro 40. La media dei tempi dal lap 23 al 41 è di 1:55.685; tempo più che buono considerando la gara e il fatto che alla tornata 23 le gomme avevano compiuto già 8 tornate, tra l’altro Vettel realizza il suo miglior crono nel giro 29 con 1:55.316; proprio a metà dello stint, segno che le gomme erano, o dovevano essere, in perfetta forma.
Ferrari; la Rossa sembrava lenta rispetto ad Hamilton, ma siamo alle solite, con queste macchine si soffre troppo se si è dietro e stare davanti a tutti significa ipotecare la Vittoria anche se non si guida una Mercedes, come dimostrato in qualche occasione dalla Ferrari in questa stagione; ecco uno schema dei tempi di Hamilton, Rosberg e Vettel che chiarisce il concetto; ho preso ad esempio i primi giri; il tempo di Rosberg alla 9° tornata dimostra quanto detto, è stato un giro in cui ha avuto pista libera…
Tuttavia c’è un altro dato da considerare, alquanto anomalo se vogliamo; Hamilton abbassa i suoi tempi solo per i primi 6 giri, poi, inesorabilmente, comincia a rallentare, ora è vero che le vetture erano cariche e le gomme Soft usate, eppure è veramente strano essere in 1° posizione, avere pista libera, e sfruttare appieno gli pneumatici per solo 6 giri, c’è da dire che è accaduto a tutti in realtà, molti hanno avuto un decadimento repentino, ma erano dietro, nelle retrovie e spesso in lotta con altri; lo stesso Rosberg dal 9° al giro 11 riusciva a tenere un’ottima media, migliore di quella Hamilton.
Un’altra osservazione che arriva da se guardando i tempi e che mi è rimasta impressa, si riferisce al cambio gomme di Hamilton alla tornata 13 quando passa dalle Soft alle Medium, ebbene abbassa subito il suo timing di ben 2 secondi; ha infatti segnato al giro 11 un tempo di 1:56.828, mentre al 15 realizza 1:54.938; il suo miglior tempo nel 1° stint è stato di 1:55.722 alla tornata n. 6; questo guadagno di 2 secondi passando da Soft usate a Medium accade in genere se si passa da Soft usate a Soft nuove, ed infatti basta vedere i tempi degli altri; tuttavia la Mercedes riesce ad essere, in alcune circostanze, più veloce con le gomme dure che con le morbide, come spesso accaduto in stagione; questo a confermare e rimarcare quanto detto sopra; sembra che questi pneumatici (i più utilizzati in stagione) calzino a pennello alla Scuderia Tedesca, come se le fossero stati cuciti addosso…
Start senza assistenza; avevo pronosticato in un tweet che alcuni Piloti avrebbero avuto dei problemi con il nuovo sistema, in particolare Rosberg, Maldonado, Bottas e Sainz; e che Vettel avrebbe avuto nel piede la capacità di partire bene e non rovinare le gomme; ebbene Maldonado e Sainz purtoppo hanno avuto dei problemi alle vetture, ma le partenze di Bottas e Rosberg non sono state certo al fulmicotone, mentre Vettel ha fatto ciò che è nelle sue corde; peccato che la gara non sia andata come previsto. Una nota la merita anche Grosjean, 3° che si prende così qualche rivincita anche se senza lo pneumatico di Vettel forse la storia sarebbe stata diversa, tuttavia un podio per il Francese e per la Lotus è come aria per chi si sente soffocare; anche Raikkonen ha fatto una bella gara portando dei punti, come da ‘cinguettio’ del Sabato; tuttavia spero si scrolli di dosso tutta questa sfortuna…
Adesso un APPELLO a tutti; chi può vada a Monza, c’è da salvare un appuntamento storico ed anche da divertirsi ovviamente…
Buon GRAN PREMIO D’ITALIA A TUTTI.
Marco Asfalto