Ma insomma, diciamolo, quanti veri Uomini ci sono rimasti in F1? La massima categoria è condannata a essere ‘preda’ di orde di giovanotti esperti nello spingere pulsantini e eseguire con precisione millimetrica gli ordini dei Team-radio? E poi la personalità, molto diversa dai più maturi; Verstappen che si allena col simulatore di casa il quale però non prevede il botto di Montecarlo; altri che portano montagne di soldi, ma poi non sanno dire ‘due parole a coppia’ una evidente caratteristica di ragazzi che vivono soli nelle loro stanze con i video giochi e fanno ben poca vita di società; schivi, chiusi, introversi, rannicchiati nel loro mondo tutto digitale e incuranti ad anche ‘ingnoranti’ di tutto quanto gli accade intorno, della realtà, quella vera, che se ti schianti a 300 Kmh contro un muro, non sei Terminator o uno dei loro eroi di Fast & Furious che escono ‘lindi lindi’ dalla vettura con i soliti graffietti sulla fronte; e forse una vittima del proprio personaggio è stato proprio il compianto Paul Walker morto a Los Angeles a bordo della sua Porsche; la domanda è quanti di questi sono Veri Uomini con gli attributi d’acciaio? Tutti sempre a piagnucolare per un contatto, per una presunta scorrettezza, o increduli se vengono sorpassati da chi ritengono inferiore (ricordate le lamentele di Vettel?), per non parlare del loro attaccamento ai social-network unico vero contatto con la gente, con le persone, un universo tanto vero quanto inconsistente. La Formula Uno ha bisogno di questo? O forse ha bisogno di un ritorno alle origini? Certo nulla potrà cambiare, la tecnologia va avanti e questo è giusto, anzi è indispensabile, ma nei tanti articoli del regolamento non si potrebbe inserirne uno che possa rendere le vetture di oggi più difficili da guidare? Così che quando un Pilota sbaglia viene punito dal mezzo stesso? E poi tutti questi nuovi circuiti con vie di fuga immense, e asfaltate per giunta, non fanno altro che perdonare errori e rendere tutto più facile; il caro vecchio prato ci vorrebbe, ti consente di rientrare, se non spingi troppo sul gas, ma perdi moltissimo tempo e devi ricominciare tutto di nuovo; e poi i consumi, piloti che rallentano prima della curva e lasciano andare la vettura per risparmiare carburante; di fatto siamo passati al risparmio gomme del 2013 al risparmio carburante del 2015-2015; sovvertendo lo spirito naturale delle corse, spingere e spingere, certo con il cuore e col cervello, ma fondamentalmente…. SPINGERE! Ora vi chiedo quale tra i Piloti presenti in F1 è un vero Uomo, un duro, uno che corre e basta, perché lo sente dentro, perché ne ha l’istinto, capace di calcolare ma infinitamente guidato dall’istinto della velocità… Qualcuno così distante dall’era dei giochi elettronici da essere quasi fuori tempo; una mia idea la ho, è Kimi Raikkonen, un tipo che sarebbe sicuramente più a suo agio con 1000 cv e nessun controllo elettronico…
Marco Asfalto