NEWS F1 ALONSO-MASSA MOLTO LONTANI DA VETTEL-WEBBER

NEWS F1 ALONSO-MASSA MOLTO LONTANI DA VETTEL-WEBBER

Alonso lascia la Ferrari a bocca asciutta, senza un Titolo che entrambe le parti hanno desiderato, è la fine di un matrimonio che poteva dare di più, e come in tutti i matrimoni ognuno deve fare la sua parte perché il tutto non sfoci in un doloroso divorzio… Delle pecche e difetti della monoposto Rossa di queste ultime stagioni abbiamo ampiamente parlato in più di un articolo, oggi invece andiamo ad esaminare i risultati della coppia dei Piloti, sì perché capita e spesso anche, che non si vinca da soli, ma che la vittoria finale sia una sinergia che coinvolge più elementi e, tralasciando la prestazione pura della vettura, possiamo valutare la performance di chi va in pista e guida, di questa piccola squadra composta da soli due elementi. In passato ci sono state molte coppie di Driver che si sono dati battaglia fra di loro e a volte anche danneggiati, ma quasi sempre è la costanza di rendimento di entrambi che porta a grandi risultati, sia che si vinca il Mondiale Costruttori, per il quale è necessario un alto livello di performance di tutti e due, sia che si punti, con quella che viene definita ‘prima guida’ al Mondiale Piloti. Ma, in sostanza, cos’è una ‘prima guida’? In teoria dovrebbe essere il Pilota che è più veloce e più costante durante tutto l’arco del Campionato, conta anche, e molto, l’esser stati già vincenti e una certa dose di esperienza, poi c’è il lato umano, a me sempre molto caro, essere il N.1 è qualcosa che fa parte del DNA di un individuo, voler vincere a tutti i costi, mantenere freddezza e non farsi influenzare da fattori esterni, voler surclassare gli avversari, e qualche volta anche una sorta di ‘spocchia’, sono le caratteristiche tipiche di chi vuole dominare, di chi vuole vincere, non sempre è così apparentemente, abbiamo esempi di Campioni di tanti sport che si rivelano simpatici ed estroversi fuori dalla competizione, ma provate a gareggiarci contro, avrete delle sorprese, qualcuno si trasforma in gara, altri sono così anche nella vita di tutti i giorni, ma sempre hanno queste caratteristiche in comune; l’emotività gioca brutti scherzi ed in genere chi è troppo emotivo non riesce ad ottenere grandi risultati in quanto perde il controllo delle sue azioni e della lucidità necessaria in certi frangenti… Poi possiamo stare a discutere per anni di occasioni perse, di sfortuna, di Mondiali perduti per 1 punto o di guasti alla vettura; ma nell’arco di tanti Campionati si possono trarre delle conclusioni definitive soprattutto se l’atleta in questione ha avuto i mezzi e quindi la potenzialità per vincere…

Questa premessa per chiarire ed esprimere un concetto che vado affermando da molto tempo e cioè che la Ferrari, ancor prima che Alonso, avrebbe potuto vincere almeno 1 Mondiale nelle stagioni dal 2010 al 2013 se Massa avesse avuto un maggior rendimento. Cosa avrebbe dovuto fare il Pilota Brasiliano? Rosicchiare punti a Vettel ma anche a Webber in ottica Costruttori, cosa che, in verità, non è accaduta. Non conosco i motivi reali che hanno spinto la Rossa a tenere il Pilota in Scuderia per un tempo così lungo nonostante prestazioni davvero inquietanti in alcuni frangenti, per pubblicizzare i prodotti Fiat in Sud America? Perché Alonso gradiva un compagno molto più lento? Per non ‘esportare’ know how? Voglio subito dire che non credo affatto Alonso capace di tenersi in Scuderia un Pilota che non lo aiuta a vincere, ricordiamo che lo Spagnolo è arrivato in Ferrari con 2 Mondiali e con una certa esperienza e memore dei fatti del 2010, quando egli stesso è stato vittima di un grande gioco di squadra degli avversari, immagino  avrebbe invece auspicato arrivasse qualcuno capace di togliere punti ai suoi diretti rivali così da battere la concorrenza invece che dover fare tutto da solo. Ma vediamo nel 2012, anno in cui si è stati ad un passo dal vincere il Campionato, quali sono state le prestazioni del Brasiliano rispetto ai due Piloti della Red Bull. Lo faremo con dei grafici per essere più esplicativi.

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Qui possiamo vedere il rendimento di Massa paragonato a Webber, in pratica surclassato dall’Australiano che in molti ritenevano semplicemente un ‘buon pilota’ e di certo non un fenomeno, voglio ricordare che durante la stagione, Massa si è ritirato una volta mentre Webber ben 3 ritiri. Di seguito il raffronto con il Vincitore del Mondiale, Vettel

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In pratica Massa è riuscito a rosicchiare punti al Tedesco in sole 3 occasioni, una delle quali a Monza quando Vettel subì una sanzione, il Pilota Red Bull accusò un solo ritiro in stagione nel GP d’Europa. Sotto invece le prestazioni di Alonso rispetto a quelle di Webber

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Si può affermare che l’Australiano ha fatto il suo dovere di ‘scudiero’ nei confronti di Vettel sottraendo molti punti allo Spagnolo in ben 6 occasioni, preparando la strada alla vittoria finale del Pilota Tedesco. Tra l’altro Massa nel 2012 arrivò 7° in classifica finale battuto anche da Button (5°) che si ritirò 2 volte e subì 2 penalizzazioni, da Hamilton (4°) che si ritirò per ben 5 volte e 1 penalizzazione ed anche da Raikkonen che invece fu abbastanza costante durante tutte le gare. Il rendimento della coppia Piloti della McLaren, permise al Team Inglese di piazzarsi 3° in classifica con un totale di 378 punti, 190 portati da Hamilton e 188 da Button, Massa invece realizzò 122 punti contro i 278 di Alonso, che valsero comunque il 2° posto Costruttori per la Ferrari a quota 400, sarebbe bastato, forse, un ritiro in meno di Hamilton per perdere anche la seconda piazza…

Questa è una semplice analisi, nulla contro Massa da rispettare come si deve fare nei confronti di un ottimo professionista, certo ci sarebbe da tenere conto di molti fattori, guasti, scelte strategiche, etc. ma i numeri parlano sempre chiaro soprattutto se analizzati in un lungo arco di tempo e proprio per questo voglio riportare le classifiche finali delle stagioni di Massa dal 2010 al 2013, giusto per avere un’idea; 2010, 6° posto (Alonso 2°); 2011, 6° posto (Alonso 4°); 2012, 7° posto (Alonso 2°); 2013, 8° posto (Alonso 2°). Alla luce dei risultati del Brasiliano andrebbero quindi valutate bene anche le prestazioni del suo compagno attuale nella Williams, parliamo di Bottas, siamo sicuri sia il fenomeno di cui si parla? Oppure sta correndo ‘contro’ un Pilota ‘bollito’? Quanto vale la vettura se messa in mano a qualcuno che veramente ha ‘manico’ e piede pesante? Risposta impossibile, non lo si potrà mai sapere realmente o forse il tempo ci svelerà qualcosa…

Certo la Ferrari ha mostrato un lato umano poco comune tenendo in squadra il Brasiliano dopo l’incidente subito in Ungheria, ed anzi lo ha supportato in maniera esemplare, il tipico comportamento di una famiglia più che di un’azienda, e questo è senz’altro da lodare in quanto troppo spesso nella nostra epoca si guarda unicamente ai risultati e poco ai sentimenti, però si lavora e si concorre per un titolo Mondiale e un paio d’anni dopo l’incidente, nel 2011 si poteva anche scegliere un’altra strada ed ingaggiare qualcuno che, vista la superiorità della Red Bull, facesse un buon gioco di squadra portando almeno il 60% dei punti di Alonso e non meno del 50% (totale, Alonso 1029, Massa 496), insomma non ci voleva un fenomeno, bastava un uomo più motivato, meno emotivo e che corresse col coltello tra i denti, per se stesso e per la squadra, perché quasi sempre si vince in due…

Marco Asfalto 

Marco Asfalto   

Twitter : @marcoasfalto

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