Siamo certo abituati a ben altro comportamento da parte di Fernando Alonso, un tipo che in genere non le manda tanto a dire, che fa polemica, che punzecchia avversari e la propria Scuderia, che non si risparmia quando c’è da fare una bella critica; certo l’Alonso del 2015 è diverso, sempre fiducioso, sempre elegante, mai scomposto e sempre rilascia dichiarazioni positive nei confronti del Team; lo aveva detto fin dall’inizio che ci credeva in questa McLaren i cui profili al momento della presentazione avevano entusiasmato molti tifosi, la vettura era innovativa, snella, ben curata; a quei tempi, parliamo dei test pre-campionato, lo Spagnolo era stato molto chiaro, l’obiettivo era riuscire ad essere tra i primi 10 a fine stagione e ad essere a non più di mezzo secondo dalla Mercedes… Ora tutti sappiamo come è andata e come sta andando, tanti problemi di affidabilità, poi problemi con la Power Unit, soprattutto la parte elettrica; poi la Honda che parla di telaio e meccanica non proprio all’altezza della situazione in un gioco al rimpallo non proprio elegante e neppure costruttivo; infine arriva il GP di casa per la Honda, la corsa del Sol Levante, e in quel di Suzuka la McLaren non passa la Q2 con Alonso in 14° posizione, ma quel che è più grave è che lo fa col tempo di 1:34.785, quando nella stessa sessione di Qualifiche Rosberg otteneva il 1° posto con il timing di 1:32.632, entrambi su gomme Medium; insomma il distacco della McLaren-Honda dalla vetta è ancora di circa 2 secondi, di certo non l’obiettivo che ci si era prefissati ad inizio stagione… Nonostante questo ancora messaggi d’amore tra Alonso e il Team con lo Spagnolo che dichiara ai microfoni RAI di restare con la propria Squadra finché resterà in F1; e i dubbi veramente rimangono perché circola voce che Alonso si sia candidato a guidare una Red Bull nel prossimo anno e l’Uomo da silurare dovrebbe essere Kvyat che proprio oggi ha commesso un errore grave quanto marchiano, perché mettere mezza ruota sull’erba quando si è in accelerazione è come fare Seppuku; poi Flavio Briatore lascia intendere che il Pilota Spagnolo potrebbe lasciare definitivamente la F1 per dedicarsi ad altre competizioni su 4 ruote, qualcosa di impensabile per Alonso, ma che, riflettendoci, ci può stare… Dobbiamo fare una considerazione molto importante, Alonso non è tipo da rimanere nell’ombra molto a lungo, simpatico o antipatico che sia, è un Leader, lui vuole vincere punto e basta; anzi spesso vuole dominare, è nel suo carattere, è nella sua personalità; lui si sente un Samurai e adesso finalmente ha il suo vero Daimio Giapponese, una specie di sogno per chi ama ed ha abbracciato l’antica Cultura dei Guerrieri dell’Impero Nipponico, ma per quanto tempo dovrà aspettare per avere una vettura competitiva? Bisogna pensare che nel 2017 probabilmente le vetture saranno molto diverse e questo significa che la McLaren-Honda potrebbe non esser adeguatamente preparata fra 2 anni, considerando che nel 2016 di certo non potrà essere la protagonista visto che ancora paga più di 2 secondi dai primi, davvero si può pensare di colmare questo enorme GAP nel giro di un inverno? Certo tutto è possibile per carità, però rimanendo razionali si dovrebbe pensare ad un avvicinamento della Scuderia alle posizioni di vertice non prima di due stagioni, momento nel quale le vetture verranno di nuovo cambiate e quindi altre incognite sulle performance di nuove regole. Già Button sembra avere un mal di pancia poco curabile figuriamoci Alonso, che certo può consolarsi con le decine di milioni di ingaggio a stagione, ma sappiamo che non è tutto qui, non sempre è una questione di soldi, altre volte è una questione di orgoglio, di fame di vittorie e comunque di realizzare qualcosa che non riesce a tutti; lo Spagnolo alla 24 ore di Le Mans? Ci potrebbe stare, come ci potrebbe stare un suo ‘accanimento’ nel voler portare la McLaren-Honda sul massimo gradino del Mondiale di F1; certo così si passerebbe davvero alla storia…
Marco Asfalto

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