Il campione del mondo batte di misura il compagno di squadra, seguono Ferrari e Red Bull. Ottavo Leclerc

L’armata Mercedes colpisce anche nell’ultima qualifica stagionale. Cerchi forati o meno, la W09 si dimostra nettamente superiore alla concorrenza ad Abu Dhabi e monopolizza la prima fila demolendo i tempi della scorsa stagione. Il solito Lewis Hamilton ha ottenuto l’undicesima pole position stagionale su ventuno, facendo segnare il record della pista in 1’34”794. Devastante l’equilibrio mostrato dalla freccia d’argento nel terzo settore, dove rifila un gap imbarazzante a Ferrari ed anche alle Red Bull. Hamilton è stato bravissimo a fare la differenza in quella parte del tracciato, battendo per appena 162 millesimi un comunque positivo Valtteri Bottas. Chissà se domani Toto Wolff vorrà restituire al finlandese la vittoria tolta a Sochi, tutto dipenderà dalla volontà di Lewis che di certo non è uno che si lascia scappare i successi tanto facilmente.

Alle spalle delle Mercedes si è piazzato Sebastian Vettel, al quale va oggi riconosciuto il merito di averci almeno provato. Il tedesco della Ferrari ha girato in 1’35”125, siglando un tempo record nel primo settore che aveva illuso i suoi sostenitori. Al passaggio al secondo rilevamento cronometrico, Seb era in vantaggio di 175 millesimi su Lewis Hamilton e lì si è capito che questo margine non sarebbe stato abbastanza da amministrare nel finale. Davvero preoccupante il mezzo secondo che Vettel si è visto rifilare da Hamilton negli ultimi quaranta secondi di pista, segno di un carico aerodinamico della Mercedes decisamente superiore e di una miglior trazione. Quarto Kimi Raikkonen, alle spalle del compagno di squadra nella sua ultima qualifica in rosso per un paio di decimi.

Tutto sommato positiva la prova delle Red Bull, con Daniel Ricciardo che si è finalmente messo alle spalle un deludente Max Verstappen che completa la terza fila. Il distacco dal battistrada è inferiore ai sette decimi, segno di una monoposto che sta tentando di emergere anche dal punto di vista della qualifica. Vedremo se il motore Honda garantirà l’ultimo step per competere con Mercedes e Ferrari alla pari. Importante sottolineare il discorso gomme, con l’olandese che sarà l’unico dei top team a dover scattare con le HyperSoft essendosi qualificato al Q3 con questa mescola. Tutti gli altri potranno usufruire delle UltraSoft che dovrebbero avere maggior durata e minor degrado.

Settima posizione per Romain Grosjean, confermatosi primo degli altri al volante della sua Haas. Un’altra fantastica qualifica anche per Charles Leclerc, che lascia l’Alfa Romeo Sauber portandola nuovamente tra i primi dieci con l’ottavo tempo. Dietro di lui si sono piazzati Esteban Ocon con la Force India e Nico Hulkenberg con la prima delle deludenti Renault.

Nel corso della Q2 si è assistito all’eliminazione di Carlos Sainz, undicesimo e sempre più in crisi in questo finale di stagione. Dietro di lui Marcus Ericsson che è stato bastonato da Leclerc nel corso della sua ultima qualifica in carriera prima di andare in Indycar. Malissimo anche Kevin Magnussen lontanissimo da Grosjean e soltanto tredicesimo al termine della giornata odierna. Dietro di lui Sergio Perez e Fernando Alonso, che è riuscito a portare la Mclaren in Q2. Con una macchina del genere non gli si poteva chiedere di più e possiamo fare solo un grande applauso a questo lottatore che non ha mai mollato anche nei momenti peggiori.

Il Q1 ha estromesso dalle qualifiche le Toro Rosso-Honda di Brendon Hartley e Pierre Gasly. Netta la delusione del francese che stava migliorando il suo tempo quando all’ultima curva è sopraggiunto un probabile problema alla power unit giapponese che lo ha costretto a parcheggiare la monoposto. Dietro di lui il demotivato Stoffel Vandoorne, che ha preceduto le solite Williams di Sergey Sirotkin e Lance Stroll.

Domani alle 14:10 la partenza della gara.

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