Entusiasmo, colori, tanto pubblico: Il Gp del Messico è promosso. La gara no.

Ecco chi si è distinto nel rinnovato autodromo dei fratelli Rodriguez.

La voglia di F1 dei messicani 10 – Entusiasmo stile Monza, si parla di 300.000 presenze nel weekend, roba da tribune piene il venerdi, mica da ridere. Birra a fiumi, motori e calore latino. PROVA SUPERATA

Rosberg 8 – Si toglie lo sfizio di tenere dietro l’altro, per una volta. Ma si svegla tardi, il premio grosso l’ha già perso e si deve accontentare di quello piccolo, il secondo posto in classifica. Mancarlo con quel missile sarebbe da licenziamento. Ottima qualifica e gara solida, niente errori stavolta. Si scrolla di dosso qualche critica e ritrova il sorriso. CONCRETO

Hamilton 6 – Per una domenica perde gli occhi della tigre, rimane dietro, non sgomita, non strapazza Nico in partenza, non graffia salvo tardivo tentativo nel finale.

Da cannibale torna umano pen una volta. Non c’è bisogno di quel muso, su. APPAGATO

Bottas 7 – Gran ritmo, e podio meritato. Sportella Kimi e gli rende il favore di Sochi  e nessuno in fondo se ne stupisce più di tanto. Duello modello vintage che ci piace tanto. Almeno ci regala una delle poche emozioni di giornata. RITROVATO

Vettel 4 – Incappa in una giornata storta. Succede. Sfigato in partenza e veloce in rimonta. Però anche lui è umano e gli errori li fa. Testacoda e muro. Ma una volta l’anno può capitare ci mancherebbe. DISTRATTO

Kvyat 7 – Bella gara per il russo: Ottima qualifica e grande partenza, rimane per un bel po’ dietro le Mercedes ma patisce ripartenza dopo safety car pur calzando gomme soft. Perde il podio meritato infilato da Bottas. PECCATO

Massa 6 – Peccato Felipe, non riesce più a stare davanti al compagno. Il biondino vola sul podio e lui chiude sesto. Un po’ poco visto il potenziale della Williams da 364 km/h in fondo al dritto. Il muretto lo spinge ma lui le Red Bull non le passa. MANCATO

Sergio Perez 5 – L’eroe di giornata non punge. Spinto da una nazione intera non brilla e chiude pure dietro a Hulkenberg. Ma si sa, Checo ama gli stint lunghi e si spara 40 giri sulla stessa gomma, unico a fare una sosta. DA PAURA

Verstappen 6 – Di nuovo a punti, ormai una certezza il Verstappino. Chiude nono e ci sta, l’età è dalla sua. E pure la voglia di vincere. COSTANTE

Raikkonen 4 – Sempre la stessa storia, lui alla fine non ci arriva. Il ritmo per la rimonta sembrava pure esserci, ma nel contatto con Bottas non è esente da colpe. E comunque ne ha sempre una. NO NO NO

Button 3 – Alla fine ci arriva, ed è un miracolo. E sta pure davanti alle Manor. Lui e Nando ormai fanno la collezione di penalità. CHE VERGOGNA

L’autodromo dei fratelli Rodriguez 8/ La gara 4 – Le premesse c’erano tutte. Pista nuova, scivolosa, l’altura. Finalmente un tracciato che presenta qualche difficoltà e che combina velocità e spettacolo. Impianto maestoso con tribune stile Indy, bella festa, tanta birra e colori. Gara da sbadigli. Perisno Maldonado evita le barriere.

No pioggia No party.

E poi sta storia dei cappellini sta sfuggendo di mano.
BASTA PER FAVORE

di Stefano De Nicolò

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