Formula 1 Quest’oggi a Montmelò, Nikita Mazepin è sceso in pista alla guida della nuova Haas VF-22, la neonata vettura concepita da Simone Resta e il suo team.


Se il meteo che ha accompagnato il filming day della Haas in quel di Barcellona è stato splendido e radioso, lo stesso non si può dire per la monoposto scesa in pista, rivelatasi ben diversa da quella presentata al pubblico appena una decina di giorni fa.


La Haas va dunque ad affiancarsi a team come Red Bull e Williams, i quali hanno presentato al pubblico dei rendering che avevano poco o nulla a che vedere con l’effettiva monoposto che correrà nel 2022, attirandosi non poche critiche da parte degli appassionati, ancora una volta spiazzati dalle non ben definite strategie comunicative delle varie scuderie.


Dando un’occhiata alla vettura vista a Barcellona, possiamo subito notare come le fiancate molto lunghe, dotate di bocche di alimentazione dell’impianto di raffreddamento parecchio grandi, differiscano non poco rispetto a quelle viste alla presentazione della VF-22, la quale aveva inizialmente mostrato pance molto corte e rispettive bocche dei radiatori di modeste dimensioni, che denotavano un inadeguato sistema di sfoghi dell’aria calda.

Attraverso questi cambiamenti la Haas sembra (comprensibilmente, dato che nel 2022 monterà cambio, sospensione pull-road posteriore e motore Ferrari 066/7 della Rossa), andare più verso la direzione tecnica intrapresa della casa di Maranello rispetto a quella Mercedes, in particolar modo per il discorso legato alle pance.


Novità si riscontrano anche analizzando l’ala anteriore della nuova Haas, con la bandella laterale che risulta rettilinea fino al bordo d’uscita, dove notiamo l’apertura di un arco, a differenza della paratia laterale, che evidenzia, invece, un bordo d’entrata ondulato.
Nonostante l’intento della FIA e del nuovo regolamento fosse quello di evitare la creazione di vortici attraverso l’abolizione di spigoli, la scuderia di Guenter Steiner mostra il chiaro intento di, quanto meno, voler provare ad aggirare le nuove regole, mediante l’utilizzo di un ala anteriore volta alla ricerca dell’effetto out wash dei flussi per portare aria all’esterno della ruota.
Da ultimo notiamo un piccolo spoiler ai lati dell’attacco al telaio dell’Halo, concetto già visto ad opera di altri team in sede di presentazione.

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