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F1 News formula 1Domenicali foto Alessandro Martellotta

F1 News | Formula 1, firmato il Concorde Governance Agreement 2026–2030

La Formula 1, la FIA e tutte le undici scuderie hanno firmato il nuovo Concorde Governance Agreement per il 2026, che stabilisce le regole di funzionamento del campionato per i prossimi cinque anni.
L’accordo sulla governance rappresenta la seconda parte del Concorde Agreement, affiancando l’intesa commerciale già siglata prima del Gran Premio d’Australia dello scorso marzo. Questo nuovo quadro normativo sarà valido per il periodo 2026–2030.

Il documento definisce aspetti fondamentali della gestione del campionato, tra cui la struttura di voto delle riunioni della F1 Commission, le quote di iscrizione versate dai team alla FIA, le competenze dell’organo di governo e diversi elementi logistici.
L’intesa è stata annunciata congiuntamente da FIA e Formula One Management (FOM) a margine delle Assemblee Generali FIA tenutesi questa settimana a Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, evento che comprende anche la cerimonia dei FIA Awards e la rielezione di Mohammed Ben Sulayem alla presidenza della FIA.

Secondo quanto appreso da Autosport, l’accordo prevede una ristrutturazione delle tasse di iscrizione alla Formula 1, che porterà FOM e i team a versare complessivamente più fondi alla FIA. Tali risorse dovrebbero essere reinvestite nel miglioramento della governance del campionato, con particolare attenzione a stewarding, commissari di percorso e altri servizi operativi.

È emersa inoltre una modifica al sistema di voto della F1 Commission: sarà ora necessario un numero inferiore di voti dei team per raggiungere la maggioranza, aumentando di fatto il peso decisionale di FIA e FOM nel processo regolamentare.
A partire dal 2026, per una maggioranza semplice basteranno quattro voti su undici team (oltre a quelli di FIA e FOM), rispetto ai sei richiesti in precedenza. Anche la super maggioranza è stata ridotta: serviranno ora sei team invece degli otto attuali. L’obiettivo è garantire una maggiore stabilità decisionale e facilitare l’approvazione di cambiamenti complessi quando necessario.

In risposta alle richieste dei team di una maggiore professionalizzazione dello stewarding e dei servizi FIA, la Federazione avrebbe presentato un piano dettagliato per migliorare la propria operatività in Formula 1, illustrando anche i costi aggiuntivi previsti. Il progetto avrebbe ottenuto il pieno supporto della FOM.

A mio avviso, questo nuovo Concorde Governance Agreement rappresenta un passaggio chiave per il futuro della Formula 1, soprattutto dal punto di vista della stabilità decisionale. La riduzione del numero di voti necessari per approvare modifiche regolamentari può essere vista come una scelta pragmatica: in un campionato sempre più complesso e globale, rimanere bloccati da veti incrociati dei team rischiava di rallentare l’evoluzione della categoria.

Allo stesso tempo, però, l’aumento del peso politico di FIA e FOM solleva legittime domande sull’equilibrio dei poteri. Sarà fondamentale che questa nuova struttura venga utilizzata per migliorare il prodotto sportivo e non per imporre decisioni unilaterali poco condivise.

Positivo, invece, l’impegno economico maggiore verso la FIA, soprattutto se i fondi verranno davvero reinvestiti nella professionalizzazione dello stewarding e dei servizi operativi, un aspetto spesso criticato negli ultimi anni. Se attuato correttamente, questo accordo potrebbe finalmente portare a una Formula 1 più coerente, credibile e meglio gestita, dentro e fuori dalla pista.

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