Ferrari F1 – Nella giornata di martedì 18 febbraio, sui suoi profili social, la Ferrari F1 2025 ha svelato la SF-25, la prima vettura che guiderà Lewis Hamilton nel suo nuovo capitolo in rosso. Già da un primo sguardo, si notano importanti cambiamenti in molte aree della monoposto, anche se un lavoro accentuato è stato fatto soprattutto per quanto riguarda gli ingombri interni per liberare spazio da mettere a servizio del dipartimento aerodinamico. Nonostante le molte modifiche apportate, la scuderia di Maranello è convinta che non servirà un periodo più lungo rispetto agli avversari per capire la nuova vettura.
Subito dopo la presentazione, è intervenuto il direttore tecnico Loic Serra, il quale ha spiegato come l’obiettivo principale fosse quello di liberare spazio per accelerare i futuri sviluppi, sulla falsariga di quanto fatto con successo dalla McLaren:
“Il progetto principale della SF-25 era liberare spazio per spingere lo sviluppo, aerodinamico e generale”, spiega Serra. “La SF-24 era abbastanza competitiva a fine stagione, ma aggiornare e trovare prestazione stava diventando sempre più difficile, perciò abbiamo dovuto trovare spazio per accelerare il ritmo di sviluppo”.
Avendo adottato nuove soluzioni, i cambiamenti hanno riguardato l’intera monoposto, non soltanto alcune parti specifiche: “Su queste auto è tutto così ottimizzato che quando cominci a muovere un pezzo poi devi spostare tutto il resto. Non si può dire che la difficoltà principale l’abbiamo avuta con la sospensione anteriore o altrove. Nei fatti, quando inizi a cambiare qualcosa, a catena finisci a cambiare tutto. Direi che la sfida principale è stata nel compromesso generale”.
Una piccola modifica è stata apportata ad esempio arretrando di un paio di centimetri la posizione di guida, come spiegato dallo stesso Serra: “Ci sono dei piccoli aggiornamenti su quel fronte, ma sono davvero minimi e non sono l’elemento trainante del progetto”. Da segnalare indubbiamente il passaggio allo schema pull rod per quanto riguarda la sospensione anteriore, ma un grand lavoro di snellimento è stato portato avanti nella zona delle pance, anche se come affermato dall’ingegnere francese, sono i minimi dettagli a fare la differenza: “Su queste auto il diavolo sta nei dettagli. Parliamo tutti della sospensione anteriore, perché è la punta visibile dell’iceberg. La maggior parte dei pezzi in macchina però sono nuovi e non sono necessariamente quelli più visibili che influiscono maggiormente”.
La SF-25 rappresenta un’evoluzione del concetto già espresso gli anni passati, con l’obiettivo di trovare una maggiore stabilità nelle curve a media e alta velocità, il grande punto debole della vettura precedente. Il nuovo direttore tecnico non si aspetta quindi un periodo di apprendimento particolarmente lungo, confidando invece che i volumi liberati intorno a telaio e carrozzeria offriranno maggiori guadagni con gli aggiornamenti: “La speranza è che il ritmo di sviluppo sarà accelerato rispetto alla fine della scorsa stagione, ma non mi aspetto necessariamente che la macchina verrà gestita in maniera diversa”.
Infine, un piccolo sguardo verso il 2026, anno in cui ci sarà l’atteso cambio regolamentare, e che rappresenterà un’ulteriore sfida in questa stagione: “La stagione 2025 sarà abbastanza difficile”, ammette Serra. “Dovremo sviluppare due machine, due animali molto diversi nello stesso anno. I regolamenti 2026 sono abbastanza diversi perché interessano il motore, il telaio e anche le gomme cambieranno. Sarà una grande sfida. Abbiamo una SF-25 sulla quale ogni millesimo conterà, mentre per la macchina 2026 abbiamo un foglio bianco con una curva di sviluppo molto ripida. Sarà molto difficile bilanciare il lavoro tra i due progetti”.