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Il GP del Messico si presenta come una sfida unica: l’altitudine riduce la deportanza fino al 20% e costringe i team a scelte tecniche estreme. Mentre Ferrari e Mercedes sembrano già proiettate verso il 2026, Red Bull cambia passo e scommette sul titolo.
Messico: la pista che uccide la deportanza
Il circuito di Città del Messico è situato a 2200 metri sul livello del mare: l’aria rarefatta provoca una perdita di densità intorno al 20%. Il risultato? Le monoposto generano circa 500 kg in meno di carico aerodinamico ad alta velocità (dal video).
- Curvoni a 90°: servirebbe poco carico
- Rettifili lunghissimi: servirebbe poca resistenza
- Ma l’altitudine impone ali enormi
Come spiegato nel video, per compensare la perdita aerodinamica i team devono aumentare il coefficiente di deportanza, utilizzando ali molto più cariche rispetto ad altri tracciati.

Le ali posteriori: filosofie a confronto tra i top team
Guardando le immagini dallo stesso video, tutte le squadre arrivano in Messico con alettoni posteriori estremamente carichi. È un aggiornamento previsto obbligatorio: senza, la monoposto perderebbe stabilità e grip.
Oltre alle ali:
- Ferrari e Red Bull introducono feritoie sul cofano motore per migliorare il raffreddamento
- La temperatura dei motori è critica per la scarsa portata d’aria
Il Messico non perdona errori nella gestione di:
• cooling (raffreddamento)
• power unit a piena spinta per lunghi tratti

Red Bull: aggiornamenti al fondo… per vincere ora
La vera sorpresa riguarda Red Bull: oltre agli aggiornamenti “obbligati” all’ala, porta un fondo rivisitato. È un componente complesso, costoso e raro da modificare a fine ciclo regolamentare.
(dal video) Questo significa solo una cosa: puntano al titolo Piloti.
McLaren potrebbe alzare il piede per privilegiare il 2026. Red Bull, invece, fiuta una chance e gioca all’attacco.
Ferrari e Mercedes: testa al 2026?
Ferrari e Mercedes, secondo l’analisi del video, sembrano aver già scelto la priorità: investire sul futuro. Sensato, ma rischioso sul piano sportivo: le prestazioni non paiono destinate a salire a breve.
Leclerc vuole vincere, ma senza sviluppo… la pista non fa sconti.
Chi vince in Messico? Strategie divergenti
Il GP del Messico sarà una battaglia di efficienza e gestione gomme ad alta quota. La sensazione? Red Bull può cambiare il finale del mondiale. McLaren difende. Ferrari gioca d’anticipo sul 2026.
Dal video: “McLaren rischia. Red Bull ci crede. Ferrari e Mercedes guardano avanti”.
Conclusione – E tu con chi sei?
La Formula 1 entra nel vivo: conservare o rischiare? Le prossime gare ci diranno se Red Bull ha fatto la scelta giusta.
Scrivi nei commenti: chi scommette tutto per il titolo? 🔥


