PREVISIONI GARA MONACO MONTECARLO 2014

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FACCIO UN AZZARDO: PREVISIONI GARA MONACO MONTECARLO 2014

Monaco Monte Carlo, una pista che nel suo genere è unica, proprio come altri casi della Formula 1 come Monza.

Questo genere di circuiti prevedono impostazioni e regolazioni che differiscono dalle soluzioni assumibili su qualsiasi altro tracciato.

Spesso certi componenti vengono sviluppati praticamente esclusivamente per risolvere problemi inerenti alla pista in cui ci si trova a correre, per poi abbandonarli del tutto nel corso della stagione, in altri luoghi.

È cosi che a Monza compaiono per esempio gli alettoni sottilissimi da basso carico aerodinamico, ovvero generazione bassa di portanza e resistenza limitata.

Allora soffermandoci sulla tappa che sta per arrivare: perché non provare a pensare con la testa di un pilota, per chiederci cosa in realtà ci servirebbe per poter fare bene nel principato? Cosa vorremmo che la nostra macchina potesse avere?

Proviamo ad analizzare i punti salienti della pista.

Il circuito è un misto di curve (in totale 19 ) di cui solo 4 sono ad alta o altissima velocità, e tutte le altre sono a novanta gradi o addirittura tornanti strettissimi.
monaco_tracciato

Oltre tutto di queste quattro veloci, una è il quasi rettilineo sotto il famoso tunnel.

Il circuito è caratterizzato da una quantità di frenate di media intensità, siccome in numero sono molte ma essendo che non vi è una serie di rettilinei cosi lunghi da permettere velocità estreme, la frenata deve essere per forza di cose più breve.

Indichiamo dei dati:

Circuito Monaco Montecarlo
monaco_brembo
Lunghezza 3340m
19 curve
Giudizio brembo: mediumRettilinei principali 4
Lunghezza totale in rettilineo 1840m
Percentuale 55% della lunghezza totale.Tempo di percorrenza previsto circa 1m20sec (infatti, lo scorso anno il tempo si aggirava su una media di 1m15sec, ma mancano all’appello gli estrattori con soffiaggio degli scarichi,ci sono alettoni frontali e posteriori di dimensione ridotta, manca l’alettone inferiore che era presente sotto l’alettone posteriore principale nelle scorse edizioni)Purtroppo il tempo trascorso in rettilineo non può essere calcolato rispetto all’anno in corso, ma possiamo ipotizzare di calcolarlo rispetto al 2013 effettuando poi una correzione tramite l’uso di una proporzione.Tempo in rettilineo 2013: 30secProporzione proporzioniTempo in rettilineo stimato 2014: 32 secondi
E rimangono 48 secondi per affrontare i tratti misti.Velocità media tratto misto: 50kmh circa
Velocità massima 282kmh
Velocità massima, media, al fondo dei rettilinei: 260km

Se fossi un pilota e volessi vincere allora direi:

innanzi tutto vedo che anche sul rettilineo più lungo, non raggiungo le velocità che potrei raggiungere a Barcellona, o a Sakhir. Siamo intorno ai 280kmh, allora non mi interesserebbe per niente avere rapporti troppo lunghi, prediligerei una bruciante accelerazione distribuita in modo ottimale su tutto il tratto di rettifilo. A Monaco non si vince con le alte velocità.

Questo significherebbe, però, che uscendo dalla curva, i rapporti più bassi sprigionerebbero una coppia mostruosa, elevatissima, specialmente quest’anno dove vi è accoppiamento del motore endotermico con un motore elettrico.

Il motore elettrico ha un andamento di coppia che fin dai bassi regimi è molto difficile da contenere.

gp_montecarlo_Schema1

Allora dovrei poter richiedere di avere una buonissima interazione tra le due componenti.

L’elettronica di gestione della potenza fornita deve essere la migliore possibile.

Il motore elettrico non dovrebbe subentrare in modo irruento fin da subito, a meno che non abbia a disposizione una adeguata aderenza al terreno che me lo consenta.

 Già siamo in vista del primo ostacolo. Chi riuscirà ad unire le due coppie fornite nella modalità migliore, cercando di evitare slittamenti, controproducenti, e anche pericolosi in vie cosi strette, allora potrà produrre la migliore accelerazione. Rimedi? se proprio non disponessi della tecnologia motoristica adeguata, proverei ad esasperare l’aerodinamica. Abbiamo infatti detto che le curve sono relativamente percorse a basse velocità, ma per una formula 1 bassa velocità significa non meno di 80kmh (la maggior parte delle volte), capaci di generare cmq una buona deportanza. Anche colui che propone il motore migliore, e quindi lo slittamento minore, però, cercherà di estremizzare la deportanza aerodinamica, innanzi tutto per migliorare ancora di più l’erogazione, e per poi sopperire alle curve rapide del Casinò, Tabac, e delle piscine (percorse con velocità che si trovano tra i 100kmh e i 120kmh). Fino ad ora, chi è munito del motore migliore, allora, sembra godere di una certa difesa rispetto agli altri. Precisiamo nuovamente, motore migliore, non per forza significa gran quantità di cavalli, ma una loro perfetta gestione, per evitare slittamenti. Cosi, chi non gode della propulsione più adeguata in questo momento sta correndo ai ripari con l’aerodinamica, che non colmerà completamente il gap.  Estremizzare l’aerodinamica, però, cosa significa: una grande quantità di aria al posteriore,sul diffusore (e forse le pance che la Ferrari ha usato a Barcellona, qua possono aiutare tantissimo). Alettoni con incidenze massime, senza considerare troppo la resistenza che generano. Punterei anche, se fossi un pilota, ad elevare tantissimo il retro treno dal terreno (stile Red Bull) cosi da poter avere un fondo piatto efficiente, sorgente migliore da cui estrarre la deportanza, specialmente a basse velocità. Non fraintendetemi, in realtà non è vero che la resistenza aerodinamica non importa troppo, perché ho bisogno di raggiungere  la massima velocità possibile su rettilinei già fin troppo corti cosi come sono, e ovviamente, dato che sopra ai 50/60kmh, la resistenza aerodinamica agisce negativamente, vorrei eliminarla per quanto possibile. Oltre tutto una volta superato l’ostacolo della accelerazione iniziale, mi piacerebbe avere un motore che oltre a fare amicizia con quello elettrico, sprigioni pure i cavalli quando servono: i primi 50 metri di un rettilineo sono cruciali, ma se fossi un pilota, dopo questo tratto vorrei poter disporre di una potenza assurda. (per entrambi i casi: accelerazione appena fuori dalle curve, potenza dopo la prima fase di accelerazione, sembra che Mercedes sia la migliore al momento.) La situazione non è mai stata critica per gli pneumatici, con una sola sosta registrata l’anno scorso, ma chi non dovesse avere una propulsione adeguata, o una buona aerodinamica su cui difendersi, potrebbe trovarsi in gravi problemi probabilmente. Un altro fattore per migliorare la prestazione è l’abilità di virare di molti angoli in pochi metri: Per fare si che io riesca ad avere una buona agilità della vettura nelle curve, cosi da poter avere una buona percorrenza, però, non devo solo avere la combinazione di motore e aerodinamica, bensì, ci deve essere una precisa equilibratura dei pesi, che sono maggiormente spostati verso il posteriore in una pista lenta come questa. Questo per il fatto che con il peso verso il posteriore, quando l’auto sta girando, è un po’ come se l’inerzia della vettura che le gomme anteriori subiscono e devono combattere si riduce, perché hanno una leva maggiore su cui agire rispetto al baricentro, che si allontana da loro. La Ferrari aveva tanto sottosterzo in Spagna specialmente a gomme finite, e spesso sulle curve veloci ciò avviene perché non si riesce a portare troppo avanti il baricentro, facendomi pensare, che sia questa la carta nascosta su cui basare la sfida di domenica contro Red Bull e Mercedes. Non dimentichiamo però che le Mercedes si sono sino ad ora comportate bene sia in circuiti da percorrenze di curva elevatissime come Barcellona che in curve più lente per esempio a Sakhir. Mi fa riflettere e potrei ipotizzare che anche sul bilanciamento meccanico della vettura sia la Mercedes l’auto da battere…Red Bull mi sembra sul piano della Ferrari. In conclusione: ho paura che se dovessi fare un pronostico, vedrei nuovamente una Mercedes in testa, macchina molto malleabile ed adattabile, con un motore dalla potenza elevata, ma una elettronica di base che può supportarla, oltre ai grandi progressi che è riuscita a fare rispetto agli altri anni in merito ad una aerodinamica raffinatissima. La Red Bull, solito concetto di macchina degli scorsi anni, si difende con una pulizia dei flussi e degli accorgimenti aerodinamici che la salvano nella maggior parte delle situazioni, ma non avrà l’accelerazione e il controllo delle vetture di Hamilton e Rosberg. Il talento di Fernando è una delle poche fonti di salvezza di una Ferrari assai più indietro rispetto alla Mercedes sul fronte motoristico (un po’ più avanti secondo me di Red Bull),e assai più indietro sul fronte aerodinamico rispetto alla Red Bull (e anche rispetto a Mercedes); potrebbe giocarsela per il secondo ruolo nei costruttori con Red Bull, ma è sicuramente più esposta a possibili outsider non contemplati in questo articolo…che comunque non potrebbero che essere outsider della classe “motorizzati Mercedes” La strategia migliore sicuramente sarà colei che porterà alla vittoria il vincitore, dato che in un circuito del genere, sorpassi la maggior parte delle volte è una parola che sfocia in incidenti, come per esempio capitò a Perez, Raikkonen e altri l’anno scorso. A volte entrare il giro prima, comunque sempre cercando il momento giusto per non rientrare nel traffico, può fare la differenza, e lasciatemi rischiare: anticipare fin troppo la sosta in questo circuito, di modo da arrivare nei pressi della fine senza gomme ,può non essere cosi compromettente come in altri luoghi, perché qua non si passa con estrema facilità nemmeno se l’auto davanti è più lenta. Probabilmente potrebbe anche essere che per degli step evolutivi di certe vetture non si debba per forza stravolgere l’auto nei suoi componenti presenti, bensì, memo per le prossime gare, nell’ampiezza delle regolazioni effettuabili si di essi, per renderli estremamente adattabili come è successo con le frecce d’argento, che si trovano a proprio agio sulle curve di tutto il mondo fino ad ora esplorato. Poi, decidere chi vincerà tra Nico  e Lewis, è compito ben più difficile..

AIMAR ALBERTO

Sito :   AIMARALBERTO.WIX.COM/AEROSPACE-WORLD

 

 

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