Max Verstappen non ha rivali neanche nel GP di Austria, dove grazie al quarto posto di Hamilton fa il vuoto in classifica. Splendido terzo Norris dietro Bottas. Ferrari in rimonta con Sainz quinto.

Il mondiale sembra aver preso una piega ben precisa, con Max Verstappen e la Red Bull targata Honda che hanno demolito la concorrenza anche al GP di Austria. L’olandese ha messo a referto un mostruoso grand chelem, restando in testa dall’inizio alla fine e siglando anche il giro record, portando a 32 i punti di vantaggio su Lewis Hamilton. Il campione del mondo e la Mercedes sono incappati in una domenica da incubo, con Valtteri Bottas secondo a salvare il salvabile.

La prova di forza della RB16B è stata disarmante: Max ha avuto anche 25 secondi di vantaggio sugli inseguitori prima della seconda sosta, a dimostrazione che non sembra essercene per nessuno in questa fase di stagione. La Ferrari si lecca le ferite con un gran quinto posto di Carlos Sainz che ha lottato in rimonta, mentre Charles Leclerc è ottavo. Le rosse hanno confermato un passo in avanti notevole nel ritmo gara, ma partendo così indietro è difficile fare di meglio.

Nonostante una penalità al limite dello scandalo, è stata la grande giornata di Lando Norris e della McLaren: il britannico ha chiuso terzo e vicinissimo al finlandese, pagando anche 5 secondi a causa di un duello con Sergio Perez. Lando si era difeso in Curva 4 accompagnando il messicano all’esterno, e per i commissari non c’è stato nulla da discutere. Checo ha ricevuto ben 10 secondi di penalità per lo stesso motivo, avendo forzato per due volte fuori pista Leclerc. Questo è costato, per appena 7 decimi, il quinto posto a vantaggio di Sainz, mentre ha conservato la piazza su Daniel Ricciardo. Pierre Gasly ha portato l’AlphaTauri al nono posto, davanti all’Alpine di Fernando Alonso che chiude la top ten. Beffa per la Williams di George Russell, superato a pochi giri dal termine dallo spagnolo che gli ha tolto la soddisfazione dell’arrivo a punti.

Verstappen non ha problemi a tenere dietro Norris al via, con Perez che ha il suo bel da fare per tenere dietro Hamilton. Brutta la partenza di Sainz che decide di scattare con le Hard, retrocedendo in tredicesima piazza. Leclerc, con le Medie, prende il decimo posto, mentre la Safety car entra subito in pista per il ritiro di Esteban Ocon che parcheggia a bordo pista. Per il francese è fatale un contatto con l’Alfa Romeo Racing di Antonio Giovinazzi, il quale rientra ai box per cambiare gomme e strategia.

Battaglia infernale alla ripartenza, dove Norris si difende da Perez portandolo fuori nella ghiaia in Curva 4: il messicano retrocede così in decima posizione, davanti a Leclerc. Al quattordicesimo giro Charles si inventa un gran sorpasso sul pilota Red Bull, mentre i commissari di gara mettono sotto investigazione quanto accaduto con Norris. Il britannico riceve 5 secondi di penalità, scelta piuttosto discutibile, proprio nel momento in cui Lewis riesce a strappargli la seconda piazza.

Lando paga a caro prezzo l’assurda scelta dei giudici perdendo la posizione su Bottas, mentre Verstappen ed Hamilton rientrando puntando ovviamente sulla mescola dura. Leclerc perde la posizione su Perez ai box, ma con decisione riesce a riattaccare il messicano costringendolo ad una manovra simile a quella tra lo stesso Perez e Norris ad inizio gara. Come ovvio che fosse, anche il #11 riceve 5 secondi di penalità.

La battaglia tra il ferrarista e la Red Bull non si ferma, e Sergio mette nuovamente fuori pista la rossa due rimediando altri 5 secondi. Hamilton crolla e riceve l’ordine di far passare Bottas, in una delle gare più difficili della sua carriera. La crisi del campione del mondo è evidente ed anche Norris lo svernicia, portandolo addirittura ad effettuare una seconda sosta ai box. Team order anche in casa Ferrari dove Sainz riceve la settima piazza da Leclerc, nel tentativo di passare Ricciardo. Lo spagnolo riesce nell’impresa e, approfittando della penalità a Perez, agguanta un grande quinto posto. Verstappen vince GP di Austria dominando e mette una buona mano sul titolo. Prossimo appuntamento a Silverstone tra due settimane.

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