F1 News – Lo scorso campionato fu quello del suo debutto. E non andò proprio in versione da mille e una notte. In tutta la stagione, infatti, raggranellò un misero punto e stop. Quest’anno, per Logan Sargeant e la sua Williams, il copione è tristemente lo stesso. Il ragazzo ci mette determinazione e impegno ma le sue prestazioni non decollano. E, siccome anche in casa Williams la pazienza ha un limite, che alla fine della stagione possa dover riconsegnare le chiavi della vettura e varcare la porta d’uscita pare un destino probabilissimo. Anche il compagno di squadra Alex Albon non ha fatto molto meglio di lui ma ha comunque dimostrato maggiore confidenza con la vettura e maggiore padronanza della filosofia del circus. E, soprattutto, salutò lo scorso campionato con un discreto bottino di 27 punti.
Una messe che, in termini assoluti, potrebbe anche suonare come ultrabassa ma che, rapportata alla caratura della vettura, è del tutto lusinghiera. Il pilota svedese Marcus Ericsson, che corre in Indy Car, ha rivelato come Sargeant abbia ormai il muso lungo in servizio permanente effettivo quando gli si parla di Williams. E lo ha detto a chiare lettere alla piattaforma svedese Viaplay F1 Podcast: “mi è stato detto da alcuni amici americani che conoscono Sargeant – il suo commento ripreso anche da Formula Passion – che non si diverte per niente in quella squadra, pensa sia molto dura e a quanto pare lui e Vowles non si parlano nemmeno più, si salutano a malapena, tra loro vi è un distacco totale”.
Voci insistenti che rimbalzano nei paddock parlano di un possibile arrivo di Valtteri Bottas nella scuderia di Grove. Il finlandese vuole a sua volta riscattarsi con decisione dopo il non certo florido periodo trascorso sinora con la Sauber. Bottas, con il compagno di squadra Zhou e con lo stesso Sargeant, condivide il triste primato di essere l’unico pilota a non avere ancora assaggiato la zona punti dopo tredici Gran Premi.
Per un Sargeant che cerca casa motoristica altrove, e non è neppure detto che sia ancora in Formula Uno dal momento che i suoi sconfortanti risultati non gli hanno certo creato un ampio stuolo di potenziali pretendenti, vi è quindi un Bottas che invece ha esperienza da vendere e non vede l’ora di riassaporare i bei fasti antichi con ben dieci Gran Premi in cui è transitato per primo sotto la bandiera a scacchi. Cosa che in Sauber, per lui, appare ora come un sogno più che impossibile da realizzare.
Difficile, bussando alla porta degli eufemismi però, pensare che tra Sargeant e la Williams possa esservi un ritorno di fiamma. Se già lo scorso anno nell’ambiente qualcuno ebbe a storcere il naso sulla sua riconferma avendo visto l’esiguissima produzione in zona punti, figurarsi quest’anno. Vero è che ancora undici Gran Premi sono da mandare in archivio ma per lo yankee che voleva esplodere ma è rimasto con le polveri bagnate sembrano scorrere, impietosi, almeno per il rapporto con la Williams, i titoli di coda. E neppure è detto che il legame scorrerà fino alla conclusione naturale del mondiale. L’esempio dello scorso anno di Nyck De Vries, appiedato dall’Alpha Tauri per scarso rendimento in pista, è lì ancora a scintillare. E non si parla di secoli fa.
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