F1 News Alla Williams lo sanno. L’hanno scelto per questo. L’italo- argentino Franco Colapinto ha dimostrato sin dalla Williams Racing Academy Driver scalpitava per arrivare lontano. E il suo posticino nel circus se lo è ritagliato. A Las Vegas , invece di trovare la zona punti, ha trovato un muro, nel senso letterale del termine. Sulle prime, in casa Williams, non hanno certo fatto i salti di gioia, soprattutto nel ramo meccanici.
Poi, però, le perplessità iniziali hanno ceduto il passo a un’altra riflessione di più ampio respiro e a più largo raggio temporale. Certo, evitare i muri e tenere la macchina in pista, in Formula 1 come in ogni altra gara profumata di motori, è cosa buona e giusta. Ma quest’uscita pur da evitare evidenzia un fatto chiaro: il ragazzo ha voglia di farsi le ossa e di mostrare chi è. Del resto è riuscito a fare in sette Gran Premi al volante della Williams ciò che il senato maggiore della scuderia ha vanamente atteso da Logan Sargeant in un paio di stagioni: cinque punti. Logan lo yankee si è fermato a uno e ha avuto quasi due stagioni intere a disposizione. Dunque, senza voler fare paragoni, qualcosa comunque vorrà dire.
E vorrà anche dire il fatto che la Red Bull abbia cominciato a fiutarlo. Intanto lui pensa a tenere i piedi ben saldi nel circus. Adesso che ci è arrivato, figurarsi se si voglia fare sfilare di mano un volante che ha voluto con più dell’interezza di se stesso. In Williams sono meditabondi. E vi è da pensare che il ragionamento andrà molto al di là del singolo incidente occorso a Las Vegas per farsi constatazione di un talento parso sin qui fuori da ogni dubbio. Da limare un po, da temperare ma pur sempre di talento trattasi. Chi vivrà vedrà.
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