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F1 News – Si inizia a delineare il calendario 2026. Addio a Imola

F1 News – Il 2026, con tutta probabilità, sarà l’ultimo anno del Circuito di Barcellona in calendario, dato che, come già annunciato, la F1 si sposterà a Madrid. Il nuovo tracciato madrileno, ancora in costruzione, ospiterà il circus già dall’anno prossimo. Ma se Madrid è sicura di avere un posto fisso in calendario, lo stesso non si può dire di Barcellona. Poiché è improbabile che la Spagna mantenga entrambe le gare su base annuale, si prevede che Barcellona esca dal calendario dopo il 2026, anche se il sistema di rotazione della F1 per gli slot europei selezionati, che già include il Belgio, potrebbe darle un’ancora di salvezza negli anni futuri. 

Una delegazione catalana si è recata a Imola all’inizio di maggio per discutere con la FOM e, parlando con Autosport a Montmelo nel fine settimana, gli organizzatori si sono detti fiduciosi che l’arrivo di Madrid non significhi necessariamente la fine di Barcellona. “Per noi Madrid non è affatto un problema”, ha dichiarato Ignasi Armengol, direttore della società Fira Circuit che gestisce il circuito a partire da quest’anno. “Al contrario, gli organizzatori sono stati qui per vedere le nostre strutture, c’è un rapporto molto cordiale, come con il resto dei circuiti. In questo senso, non lo vediamo come un problema. Abbiamo altri circuiti a distanze simili”.

C’è la sensazione che Barcellona abbia di fatto aperto la porta al progetto di Madrid della F1, non mostrando sufficiente urgenza nel risolvere alcune delle annose questioni logistiche e infrastrutturali della gara. E anche se l’evento è certamente migliorato, potrebbe essere già troppo tardi, dato che, tra gli altri progetti, la tanto promessa stazione ferroviaria proprio accanto all’ingresso del circuito è ancora un’idea da sviluppare. 

qualifiche Imola
qualifiche Imola

“La verità è che il rapporto con la FOM è molto buono”, ha insistito Armengol. “Ci conosciamo molto bene e quindi il dialogo è fluido e molto costruttivo. Anno dopo anno inseriamo, aggiustiamo e perfezioniamo le cose che la FOM ci chiede e che siamo in grado di risolvere, tra cui la distribuzione degli spazi nel paddock, il parcheggio e l’accesso. Non c’è urgenza di firmare un nuovo accordo. Come abbiamo visto nei circuiti, spesso viene fatto tre o quattro mesi prima dell’ultima gara prevista dal contratto, e quindi abbiamo un anno intero davanti a noi. Siamo ottimisti su una buona risoluzione”.

Le trattative si svolgono a livello di governo, ma Armengol, pur non essendo direttamente coinvolto, ha dichiarato che l’obiettivo è ancora quello di organizzare un Gran Premio annuale. “Per noi lo abbiamo sempre fatto in modo continuativo e quindi questa è la nostra speranza. Credo che in queste trattative stiamo ancora lavorando con questa idea”. Per quanto riguarda il nome dell’evento del 2026, Armengol ha detto che la decisione sarà presa a breve. Ma dato che la gara è sostenuta dal governo locale, non sarebbe troppo azzardato pensare che potrebbe riprendere il titolo di Gran Premio di Catalogna usato per la gara di MotoGP. 

Intanto, inizia a prendere forma il calendario del 2026: la gara inaugurale sarà ancora a Melbourne a inizio marzo, mentre le gare nella penisola arabica, in Bahrain e Arabia Saudita, dovrebbero slittare ad aprile per il Ramadan. Uno dei pochi cambiamenti previsti per la prima metà della stagione è la scomparsa di Imola e lo spostamento del Canada dall’attuale metà di giugno alla seconda metà di maggio. Questo renderà logisticamente più facile l’abbinamento con Miami, anche se si sa che Miami e Canada non si svolgeranno in contemporanea. Per fare spazio a Montreal, Monaco si sposta all’inizio di giugno dalla tradizionale data di fine maggio.

La seconda metà di stagione non dovrebbe avere grandi stravolgimenti, con l’eccezione di Madrid che prenderà il posto di Imola a fine settembre, con i lavori di costruzione attualmente in corso per completare in tempo il cosiddetto Madring vicino all’aeroporto di Barajas. Nel frattempo, la Thailandia rimane l’opzione più realistica a medio termine per entrare nel calendario nel 2028 o oltre, con il governo locale e la Red Bull Thailandia che stanno lavorando su un circuito semi-permanente proposto alla periferia di Bangkok. La palla passa al governo per presentare una proposta convincente, dopo che il primo ministro ha incontrato il capo della F1 Stefano Domenicali in aprile.

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