F1 News – Un colpo di scena scuote il mondo del motorsport: Virginie Philippot, ex modella internazionale e giornalista belga, ha ufficialmente annunciato la sua candidatura alla presidenza della FIA. La notizia sorprende perché Philippot non ha un passato diretto nelle corse, ma porta con sé un profilo inedito per il massimo organo dell’automobilismo mondiale. Fonte: Motorsport.com
Una corsa a quattro per la FIA
Le elezioni, in programma a dicembre a Tashkent (Uzbekistan), vedevano inizialmente una sfida a due: l’attuale presidente Mohammed Ben Sulayem, in carica dal 2021 dopo l’era Jean Todt, e l’ex capo commissario di gara F1 Tim Mayer.
Successivamente è entrata in gioco Laura Villars, pilota svizzera e prima donna a candidarsi. Ora, con l’annuncio di Virginie Philippot, la corsa alla presidenza FIA diventa una sfida a quattro.
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Chi è Virginie Philippot
Philippot, 33 anni, è nota al grande pubblico per aver partecipato a Miss Belgio 2012 e a Miss International 2017. Nonostante non abbia esperienze dirette in pista, ha partecipato come ospite e sponsor a diversi eventi motoristici.
Nel suo annuncio ufficiale sui social, ha dichiarato:
“Mi candido alla presidenza della FIA, non per essere la prima donna, ma per assicurarmi di non essere l’ultima. Credo che il motorsport debba riflettere il mondo reale: coraggioso, diversificato e unito.”
E ancora:
“Come donna con una visione globale e radici profonde, voglio aprire porte che sono rimaste chiuse troppo a lungo. Costruiamo una FIA veramente inclusiva, che dia spazio a ogni voce, ogni storia, ogni passione.”
Quali chance reali di vittoria?
Secondo gli addetti ai lavori, le candidature di Villars e Philippot difficilmente troveranno ampio sostegno, con Ben Sulayem considerato favorito per un nuovo mandato quadriennale. Tuttavia, l’ingresso di figure femminili di spicco come Philippot segna un passo importante verso una maggiore inclusione e rappresentanza di genere nel motorsport.
Che possa vincere o meno, la candidatura di Virginie Philippot apre un dibattito cruciale: la FIA è pronta a cambiare volto e diventare più inclusiva e vicina al pubblico globale?