F1 News Motore V10 – È di alcuni giorni fa la notizia secondo la quale il presidente della FIA, Mohamed Bin Sulayem, abbia manifestato l’interesse, in un prossimo futuro, di ritornare ai vecchi motori V10 alimentati con carburanti sostenibili. Ma con i nuovi regolamenti alle porte, ci si chiede se l’idea debba essere presa in considerazione.
L’anno prossimo la F1 passerà a un carburante completamente sintetico e per quanto riguarda la power unit, ci sarà una ripartizione quasi 50/50 tra un motore a combustione interna V6 e un motore elettrico MGU-K, aumentando la dipendenza dall’energia elettrica rispetto ai propulsori attuali. Da alcuni ambienti è emersa la richiesta di un ritorno ai V10 alimentati con carburanti sostenibili, ma la proposta di alto profilo da parte del presidente della FIA porta l’argomento sotto i riflettori.
Alcuni credono che l’idea di Ben Sulayem possa essere vista come un diversivo per allontanare le polemiche di queste ultime settimane: non va dimenticato infatti che, nell’evento tenuto alla O2 Arena di Londra, nella giornata di martedì 18 febbraio, per presentare le livree dei team, la breve apparizione del logo FIA sullo schermo abbia scatenato una serie di fischi incredibilmente assordanti. Ben Sulayem non era presente in sala, ma lo erano diversi suoi alti funzionari dei media, per cui la voce di questo oltraggio sarà arrivata fino a lui.
Ben Sulayem afferma che “dobbiamo essere all’avanguardia per quanto riguarda le tendenze future del motorsport”, ma il V10 è tutt’altro. Appartiene a una visione rosea del passato, ma questo non significa che non sia auspicabile o che non possa funzionare. Se i carburanti sostenibili possono essere prodotti in scala a un costo ragionevole, allora non c’è ragione di principio per non produrre motori di qualsiasi volume e con qualsiasi numero di cilindri. La domanda è: chi costruirà questi motori? Dal momento che l’industria automobilistica è completamente avviata verso l’elettrificazione, per qualsiasi costruttore sarebbe un vero peccato applicare il proprio marchio a un motore a combustione interna.
A meno che la Federazione non voglia rimanere fedele alle proprie radici e affidarsi a specialisti come Cosworth per la costruzione su misura di motori a combustione interna, la proposta sembra un modo per allontanare le polemiche e ottenere popolarità tra i fan.
C’è anche chi vede la proposta del presidente della FIA come un modo per aumentare lo spettacolo e la popolarità della F1: il progresso dei carburanti sostenibili ha il potenziale di cambiare le carte in tavola per il nostro pianeta in fiamme. La F1, e i team dovrebbero e potrebbero svolgere un ruolo di primo piano nella sperimentazione e nel miglioramento di questa tecnologia. Per gli appassionati poi, sarebbe un’ulteriore vittoria se si potessero abbandonare i pesanti ibridi. Il rumore di un V10 urlante è importante per alcuni, ma il ritorno alle auto agili delle generazioni precedenti, un obiettivo dichiarato dalla FIA anche nell’ambito delle modifiche al regolamento 2026, potrebbe notevolmente migliorare lo spettacolo nel suo complesso.
Immaginate vetture più piccole, con piloti che spingono a tavoletta e gareggiano a distanza ravvicinata con l’aerodinamica perfezionata dell’era attuale. Certo, occorrerebbe lavorare per garantire che il degrado degli pneumatici abbia un ruolo nei sorpassi, poiché è l’unico metodo artificiale che la F1 ha per aggiungere emozioni che funzionino. Ma il potenziale è allettante.
L’argomento continuerà ad essere affrontato con il progredire della stagione e con l’inizio dell’introduzione dei nuovi carburanti, con le compagnie petrolifere che sostengono i team alla ricerca di un vantaggio competitivo e di pubbliche relazioni per i loro prodotti. E allora, perché non approfittarne? È un’idea popolare anche tra i piloti attuali e del passato. La possibilità di guidare auto più leggere sui circuiti di tutto il mondo è infatti uno scenario estremamente favorevole perché questo scenario possa realizzarsi.
📢 Restate aggiornati su tutte le novità della Formula 1! Seguite News F1 e iscrivetevi al nostro canale YouTube!