F1 News Gianpiero Lambiase, storico ingegnere di pista di Max Verstappen, ha respinto le lusinghe di McLaren e Ferrari per rimanere fedele alla scuderia Red Bull. fonte Crash.net
Dopo aver ricevuto un’offerta da parte di McLaren, seguita da un tentativo della Ferrari di portarlo a Maranello, Lambiase ha deciso di continuare a lavorare con il campione olandese. Questo rifiuto è particolarmente significativo, dato che si vociferava che potesse diventare l’ingegnere di pista di Lewis Hamilton nel 2025, se avesse accettato l’offerta del Cavallino Rampante.
Lambiase è un pilastro fondamentale del successo di Red Bull e ha accompagnato Verstappen sin dal suo debutto con il team nel 2015. Prima di unirsi alla scuderia austriaca, aveva lavorato per Jordan, Midland e Force India, accumulando una vasta esperienza che lo ha reso uno degli ingegneri più rispettati nel paddock di Formula 1. Con il recente addio di figure chiave come Jonathan Wheatley, che diventerà team principal di Audi, e Adrian Newey, che si unirà ad Aston Martin, la decisione di Lambiase di rimanere in Red Bull rappresenta una boccata d’ossigeno per il team campione del mondo.
Red Bull mantiene il suo cuore ingegneristico
Nonostante la perdita di alcune figure importanti, Red Bull è riuscita a trattenere ingegneri chiave come Paul Monaghan, Ben Waterhouse, Enrico Balbo (capo dell’aerodinamica) e Pierre Wache (direttore tecnico). Lambiase, che è anche il responsabile dell’ingegneria di gara della scuderia, continuerà quindi a fare parte del team, assicurando a Verstappen il supporto tecnico di cui ha bisogno per restare competitivo. Questo legame tra ingegnere e pilota è stato determinante per i successi ottenuti negli ultimi anni, e la scelta di Lambiase di rimanere fedelmente al fianco del campione olandese conferma la solidità di questa partnership vincente.
Con la permanenza di Lambiase, Red Bull dimostra ancora una volta di avere la capacità di mantenere saldi i suoi migliori talenti, nonostante la forte concorrenza degli altri team. Questa decisione rafforza le possibilità di Red Bull di continuare a dominare il panorama della Formula 1 anche nei prossimi anni, mentre le altre squadre si preparano a sfidarli con nuove forze e strategie.