F1 News – A punti, nel presente mondiale, ci è già finito sette volte. Il giapponese Yuki Tsunoda, però, sembra avere un po’ esaurito il fluido. Il salvadanaio dei punti in classifica, infatti, da ormai cinque gare non vede entrare nuovi punti rispetto ai ventidue che già dimorano. Dopo i ritiri in Italia e Azerbaijan, il samurai del volante è riuscito almeno a portare la macchina al traguardo a Singapore giungendo al dodicesimo posto. Ma quella nona piazza che rappresenta il suo ultimo piazzamento da monetizzazione finale in Ungheria comincia a essere un po’ lontanuccio.
La Racing Bulls ha deciso di rinnovargli la fiducia a inizio anno e non glie l’ha mai messa in discussione. E così, se Daniel Ricciardo ha varcato la porta verso l’uscita della sede della scuderia di Faenza con la lettera di licenziamento in mano, lo stesso non è stato per lui. L’arrivo, per meglio dire, il ritorno sulla scena dello scalpitante Liam Lawson che, lo scorso anno, proprio per sostituire Ricciardo infortunato alla mano, mise insieme in cinque Gran Premi due undicesimi posti e un nono in zona punti, dovrebbe fargli da balsamo motivazionale per riaffermare il suo ruolo di prima guida.
Ma la fiducia, specialmente nel circus della Formula Uno, è pari a una folata di vento e può svanire in un battito di ciglia. Helmut Marko lo ha affermato senza giri di parole a Memas Gp: “non so in quante gare Lawson è stato più veloce di Yuki – ha sostenuto – ma è per questo che abbiamo deciso che ora è il momento di fare un paragone con Yuki, chi è il più veloce, dopodichè spetterà ai vertici Red Bull decidere per il 2025”.
Per la traduzione del concetto non occorre scomodare alcun fine esegeta, Marko le ha cantate in parole e musica; siete sotto esame tutti e due e, per il 2025, la conferma ve la dovete sudare sino all’ultima goccia. E chi conosce bene il dirigente sportivo di Graz e la sua schiettezza a trecentosessanta gradi capisce perfettamente che non sta parlando per circostanza ma guardando lontano.
Per uno Tsunoda impegnato quindi nell’operazione rinascita , vi è un Lawson che invece vuole e fortissimamente vuole dimostrare che la Racing Bulls non avrà a pentirsi di averlo richiamato in servizio e che quanto messo insieme nei soli cinque Gran Premi corsi nel 2023 non appartiene al novero del casuale o dell’episodico. Basterà questa creazione di rivalità al giapponese per ritornare ai livelli della prima parte di campionato? Lo si capirà dal prossimo appuntamento statunitense.
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