F1 News In un’intervista esclusiva al canale Youtube di NewsF1.it, l’ex ingegnere Ferrari Luigi Mazzola ha fatto il punto della situazione dopo il Gran Premio del Brasile. In particolare, durante il weekend di Interlagos, caratterizzato dalla pioggia, ha sollevato alcune critiche il comportamento della FIA, che ha deciso di non far disputare le qualifiche nella giornata di sabato a causa della pioggia, per poi rimandarle alla domenica mattina. Anche durante il gran premio ci sono state alcune polemiche per l’esposizione della bandiera rossa dopo l’incidente di Colapinto, mossa che ha svantaggiato i piloti che poco prima si erano fermati per montare le gomme full wet, dato che la pioggia era aumentata d’intensità.
Sulle decisioni della FIA si è espresso Luigi Mazzola, criticando il comportamento della Federazione in diversi aspetti: “Siamo al VAR anche in Formula 1: hanno introdotto una marea di regole per chissà che cosa. Siamo nell’ambito della sicurezza, e ci sta che si prendano determinate azioni, ma non sono d’accordo con quello che è successo in Brasile: Tsunoda e il team avevano montato le full wet, che in quel momento avrebbero fatto la differenza e poi metti bandiera rossa, non ha senso”.
“Siamo troppo vincolati a tanti aspetti, certamente la sicurezza è un aspetto fondamentale, se ci sono detriti in pista metti la Virtual Safety Car o la Safety Car, ma se piove non puoi fermare la gara. Parlo dalla mia esperienza: ho visto gran premi con fiumi d’acqua che passavano in pit lane, box allagati ma il gran premio continuava. Poi si mette in evidenza la questione della visibilità: si dice che il pilota non veda nulla, ma non è così”.
L’episodio più discusso accade nel Q2, quando a pochi secondi dal termine della sessione, un’uscita di pista contro le barriere di Lance Stroll causa la bandiera rossa, impedendo a Max Verstappen di migliorare il tempo, lasciandolo fuori dal Q3. A lasciare perplessi però è stata la decisione della Federazione di aspettare ben 40 secondi prima di esporre la bandiera rossa, cosa che ha mandato su tutte le furie il campione olandese. Intervenuto sulla questione, anche Mazzola è dello stesso avviso: “La FIA forse in questo momento manca di esperienza, ai tempi di Charlie Whiting sicuramente c’era gente con esperienza, ma c’erano anche molte meno regole, adesso magari si devono leggere il libro delle regole e poi ora probabilmente non vogliono creare precedenti, per questo ci mettono così tanto a prendere delle decisioni che sulla carta sembrano banali”.
Un altro dettaglio non sfuggito agli occhi degli addetti ai lavori riguarda la necessità di modificare la regola del parco chiuso in condizioni di bagnato estremo. Allo stato attuale infatti, nonostante le gomme full wet consentano di espellere 80 litri d’acqua al secondo, la criticità resta quella legata alla visibilità, ma soprattutto all’assetto delle vetture che con pista bagnata diventano difficili da governare e di conseguenza pericolose. La soluzione più semplice è quella di consentire ai team di modificare l’assetto delle monoposto, come ribadito anche da Mazzola: “Sinceramente non riesco a capirlo, dev’essere una volontà dei team a questo punto. Ormai siamo in questa confusione regolamentare tale per cui succedono queste cose: c’è un minimo pericolo e si interrompe la gara, e chi aveva fatto la strategia giusta rimane fregato. A questo punto anche nei prossimi gran premi, se dovessero verificarsi di nuovo queste condizioni di bagnato, devi partire con le intermedie e restare sempre con quelle altrimenti non fai la gara”, ha concluso Mazzola.
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