F1 News – Dopo un’importante pole position ottenuta domenica mattina, dopo il rinvio delle qualifiche per via della pioggia, il Gran Premio del Brasile rappresentava un crocevia fondamentale per le speranze di titolo per Lando Norris.
Con il suo rivale diretto, Max Verstappen, che partiva dalla diciassettesima posizione dopo l’eliminazione in Q2 e le cinque posizioni di penalità per la sostituzione della power unit, per Norris sembrava aprirsi uno scenario estremamente interessante.
Tuttavia allo start l’inglese si è fatto sfilare da George Russell, per poi restare dietro al pilota Mercedes, mentre Verstappen iniziava la sua furiosa rimonta. In seguito, al pit stop dei due inglesi, un incidente di Colapinto ha causato l’esposizione della bandiera rossa, andando a favorire i piloti di testa che ancora non si erano fermati, come Ocon, Gasly e lo stesso Verstappen.
Alla fine l’inglese si è dovuto accontentare di una modesta quinta posizione, con il tre volte campione del mondo che ha invece vinto e allungato in classifica.
Ai microfoni di Sky Sports F1, Norris ha analizzato la sua gara: “La partenza sul bagnato è un po’ un azzardo, un giorno ti va bene, l’altro no. Abbiamo perso posizioni a causa della bandiera rossa, con gli altri chr hanno potuto fare un pit gratuito. Una sfortuna, niente di più”.
“George probabilmente si sentiva come se avesse vinto la gara oggi, e probabilmente meritava di vincere la gara più di chiunque altro. Ma a volte è solo sfortuna e le regole vanno contro di te. È stata una giornata difficile, ho commesso un paio di errori che mi sono costati la vittoria contro George e Charles. Ho fatto del mio meglio. Ho fatto molte buone gare. Era ora che qualcosa non andasse per il verso giusto”.
Valutando la chiamata ai box, Norris non ha voluto incolpare la sua squadra, ma piuttosto il regolamento che concede ai piloti un cambio gomme gratuito in condizioni di bandiera rossa.
“Ho fiducia nella squadra e in quello che mi dicono. Era la cosa giusta da fare, siamo solo sfortunati. Non mi interessa il senno di poi. Per loro è fortuna, niente di più. Sono stati fortunati. La regola ha avvantaggiato gli altri, avrebbe potuto avvantaggiare noi se fossimo rimasti fuori, ma è una cosa stupida da pensare. Certo, il risultato è deludente. Poteva andare meglio. Continueremo a spingere”.
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