F1 News – Nella passata stagione la FIA è stata coinvolta in numerose polemiche e attaccata più volte dagli addetti ai lavori per via della gestione del presidente Mohamed Bin Sulayem. A destare scalpore in particolare, sono state le multe comminate ai piloti nel corso del campionato per i motivi più disparati, quali l’eccesso di velocità in pitlane, la guida di un’auto in condizioni non sicure, l’attraversamento in pista o l’imprecazione, quest’ultimo punto al centro dell’attenzione della Federazione.
George Russell, presidente della GPDA, associazione che rappresenta i piloti, è stato uno dei tanti che si sono interrogati su dove vanno a finire i soldi delle multe, chiedendo a gran voce una maggiore trasparenza da parte della FIA: “Quando abbiamo sentito parlare della FIA un paio di anni fa, in occasione delle elezioni presidenziali, hanno parlato a lungo di trasparenza. Quello che vogliamo è capire solo se ciò che è stato promesso fin dall’inizio venga rispettato”.
In un’intervista esclusiva ad Autosport, il responsabile delle monoposto della FIA, Nikolas Tombazis, ha voluto chiarire che tutti i soldi generati dalle multe contribuiscono a finanziare i progetti di base e le iniziative sociali della FIA, che lo scorso anno hanno visto investimenti per oltre 10 milioni di euro.
“La FIA non è un’organizzazione a scopo di lucro”, ha dichiarato Tombazis. “Non abbiamo azionisti che guardano i numeri in borsa e sperano che il prezzo delle azioni salga o che aumentino i dividendi o cose del genere. Quindi tutto il denaro viene speso per ciò che viene considerato vantaggioso, sia che si tratti di sicurezza, sia che si tratti di sport motoristici di base, sia che si tratti di altri progetti che hanno a che fare con la sicurezza stradale”.
“Credo che questa domanda sia a volte leggermente influenzata dalle emozioni del momento. Mi rendo conto che chi paga una multa ne è sempre un po’ infastidito e può sentirsi in qualche modo offeso, ma di sicuro ci sono così tanti progetti di vario livello che non si può mai arrivare alla conclusione che questi soldi siano in qualche modo spesi per le feste di Natale e così via. La quantità di denaro speso negli sport motoristici di base supera di gran lunga le multe accumulate, il che credo indichi che tutto ciò che viene speso avrà un impatto positivo. Penso che sia difficile trovare progetti alla FIA che non abbiano un impatto sociale sul motorsport”, ha continuato Tombazis.
Il greco ha poi spiegato che i progetti di base della FIA sono fondamentali per far crescere la prossima generazione di ufficiali di gara e di piloti, nel tentativo di abbassare la barriera di accesso ai livelli più bassi come i go-kart: “Sono stati spesi circa 10,3 milioni di euro per le attività di base in molti paesi, solo per promuovere una serie di progetti di attività motoristica precoce, e credo che questo sia molto importante”.
“Perciò, credo che la salute della Formula 1 dipenda in larga misura dall’attrattiva complessiva del motorsport. Non si tratta solo di avere un Gran Premio entusiasmante, ma anche di avere più persone che in genere praticano un livello relativamente basso di sport motoristici di base nel proprio paese. Credo che questo sia un vantaggio per la Formula 1. Inoltre, è importante che i giovani piloti abbiano l’opportunità di farsi strada anche se non provengono da una famiglia ricca. È questo l’obiettivo principale”, ha concluso.
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