F1 News – Christian Horner non ha nascosto il suo disappunto dopo il Gran Premio del Canada, puntando il dito contro l’operato dei commissari di gara in seguito alla pesante penalità inflitta a Yuki Tsunoda. Il team principal della Red Bull ha messo in discussione la coerenza delle decisioni della FIA, soprattutto se paragonata a situazioni simili avvenute nel weekend.
Durante la FP3, Tsunoda ha superato Oscar Piastri sotto bandiera rossa a una velocità di 171 km/h (106 mph), manovra che gli è costata una penalità di 10 posizioni in griglia e 2 punti sulla superlicenza. Invece di partire 11°, è così scivolato in ultima posizione (P18), complice anche la partenza dai box di Gasly e Lawson.
“Yuki è stato penalizzato sabato per un sorpasso, ma poi diverse vetture hanno superato altre sotto regime di safety car, mentre c’erano ancora commissari in pista, e hanno ricevuto solo un richiamo“, ha detto Horner ai microfoni di RacingNews365.
Infatti, ben sette piloti sono stati indagati per sorpassi nel giro di rientro, ancora in condizioni di safety car, ma nessuno ha ricevuto penalità.
F1 News – Una penalità che ha cambiato la gara
Nonostante l’ottima rimonta fino al 12° posto, Tsunoda non ha raccolto punti, lasciando l’amaro in bocca al suo team principal:
“Se fosse partito dalla sua posizione naturale, avrebbe segnato punti. Una penalità così pesante ha stravolto tutto”, ha aggiunto Horner.
Il team principal ha poi elogiato i recenti progressi del giapponese:
“Sta trovando la sua strada, senza imitare Max Verstappen. Questo lo sta aiutando a crescere.”
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