F1 News – L’11 giugno ha segnato il trentesimo anniversario dell’unica vittoria in Formula 1 di Jean Alesi, conquistata al Gran Premio del Canada nel 1995. In un’intervista concessa a La Stampa, l’ex pilota francese ha ricordato quel momento speciale: “Avevo cominciato bene la stagione, ma quel giorno volevo vincere a ogni costo”.
Indimenticabile il giro d’onore, quando, rimasto senza carburante sulla sua Ferrari, fu accompagnato ai box da Michael Schumacher.
“Ricordo l’emozione nei suoi occhi per me. Era felice per la mia prima vittoria. Mi fece i complimenti e mi abbracciò nel parco chiuso. Con lui ho sempre avuto un bellissimo rapporto, e non ho mai provato rancore quando l’anno dopo prese il mio posto in Ferrari”.
Tre decenni dopo, Alesi è ancora nel cuore dei tifosi del Cavallino Rampante: “I ferraristi mi volevano campione del mondo, poi hanno capito che le vetture che guidavo non erano all’altezza per lottare per il titolo. Ma ho sempre dato tutto, ogni goccia di sudore per portare la macchina il più avanti possibile, e questo lo hanno riconosciuto”.
Il paragone con Charles Leclerc, oggi simbolo della Ferrari, viene quasi spontaneo, e Alesi non lo rifiuta: “Mi rivedo un po’ in lui. È sfortunato perché finora non ha avuto una macchina competitiva fino in fondo per vincere il Mondiale. Resta per me il pilota con più talento sulla griglia, spero davvero possa avere presto la sua occasione”.
Infine, un commento sull’attuale situazione della Scuderia di Maranello: “Vasseur non ha l’autorità che aveva Jean Todt ai suoi tempi. I problemi non derivano dalle sue decisioni, ma da alcune persone interne alla Ferrari che vogliono comandare senza avere le competenze necessarie. Quanto a Lewis, credo che presto possa tornare al top: serve solo il tempo per adattarsi alla nuova macchina”.
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