L’ex numero 1 della Ferrari, Luca Cordero Di Montezemolo, in occasione del “Festival dello Sport” a Trento, organizzato dalla Gazzetta dello Sport, non ha potuto non intraprendere un viaggio tra i ricordi con la rossa.

Prima di tutto gli insegnamenti di Enzo Ferrari: “Mi chiamò quando avevo 25 anni, gli devo se non tutto, quasi. Mi spiegò che bisogna sempre guardare avanti e non arrendersi mai, ed essere più focalizzati quando si vince ancora più di quando si perde. Se si perde è più facile trovare la capacità di reagire, vincendo puoi rischiare di dire siamo i più bravi e fermarti lì”.

Il ricordo di Niki Lauda: “uno dei miei amici più cari”, e di Gianni Agnelli, l’Avvocato, “che mi ha insegnato la curiosità e il desiderio di guardare il mondo, quello del momento in cui si vive, ma anche ciò che sarà fra 5 e 10 anni”.

E non poteva non parlare anche di Schumi, “un uomo eccezionale che da pilota portò la grande attenzione per la preparazione fisica nella Formula 1, il suo senso di uomo squadra, la sua capacità di vivere ogni giro in gara come se fosse quello per la pole position”.

LA FORMULA 1 DI OGGI

Della Formula 1 di oggi Montezemolo ha rivelato che gli piace Verstappen, “che seguivamo da quando guidava nei campionati kart” e non gli piacciono “regolamenti troppo complicati”. E la Ferrari? Il dirigente dei 19 titoli vinti tira come un sospirone sul palco del Teatro Sociale. “Non mi piace dov’è oggi la Ferrari, non mi piace esultare per un terzo posto che per me era una sconfitta. I piloti? Penso che siano l’ultimo dei problemi, il problema è la macchina…”.

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