Valtteri Bottas trionfa nel Gran Premio dell’Azerbaijan, precedendo in volata il compagno di squadra Hamilton.Terza la prima delle due Ferrari di Sebastian Vettel, quinta la seconda di Leclerc; tra le due rosse la Red Bull di Max Verstappen.


Nel fine settimana che doveva rappresentare la svolta per la scuderia italiana, la Mercedes colleziona la sua quarta doppietta consecutiva in altrettanti appuntamenti, diventando il primo team della storia a scrivere questo particolare record.

Anche quest’oggi, la monoposto tedesca è stata la più competitiva, soprattutto nel primo stint di gara, corso dalla maggior parte dei piloti con il compound soft, eccezion fatta per Leclerc che invece è scattato con quello medio.

In effetti, Vettel nei primi dieci giri aveva un passo gara decisamente più lento del duo Bottas-Hamilton di circa otto decimi a giro. Gap che poi è andato a diminuire drasticamente nella seconda parte con la mescola “gialla”, ma mai il tedesco quattro volte campione del mondo è riuscito ad impensierire la seconda posizione occupata da Hamilton, con un distacco che mai è sceso al di sotto dei due secondi.

La stessa sorte è toccata anche al pilota monegasco, velocissimo ad inizio gara, la qual cosa gli ha permesso in pochissimi giri di passare dall’ottava posizione alla quarta, subito dietro al compagno di squadra, per poi essere molto lento nella parte finale con la mescola morbida.

Se per la Ferrari questo appuntamento doveva essere il punto di svolta, invece si riparte direzione Europa con un ulteriore punto di domanda.

Il primo quesito riguarda gli aggiornamenti portati in terra azera dopo la Cina e che hanno riguardato l’ala posteriore, con una nuova configurazione a “cucchiaio” per trovare più carico aerodinamico, il fondo e il diffusore: se sul giro secco la SF90 è sembrata essere molto performante, anche se è mancata nel momento più topico nella terza sessione delle qualifiche, sul passo gara c’è ancora un ulteriore passo in avanti da dover fare.

É vero che rispetto all’Australia e alla Cina il gap sul ritmo in gara è notevolmente diminuito, ma è ulteriormente vero che per poter vincere nel brevissimo tempo è necessario trovare delle soluzioni che si sposino perfettamente con la SF90.

Brevissimo tempo poiché, nonostante si stia ancora all’alba di questo mondiale, la Mercedes ha dimostrato al momento di essere imbattibile e se nel campionato piloti le due vittorie a testa tra Hamilton e Bottas hanno permesso agli inseguitori di non veder la vetta allontanarsi di troppo, in quello costruttori, le quattro doppiette consecutive hanno già portato a 74 le lunghezze tra la scuderia tedesca e quella italiana, distanza, che al momento, sembra essere già incolmabile. Come ogni anno quindi, saranno i gran premi europei a decidere quale sarà la squadra che meglio lavorerà nelle rispettive fabbriche e a portare gli aggiornamenti più adatti a permettere alle rispettive monoposto di conquistare più punti possibili.

Francesco Saverio Falco

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