Le 5 Verità del GP non sono proprio delle cose note. Spesso puntano il dito, altre volte danno un evidenza di ciò che non si riesce a vedere. E c’è anche chi prende spunto da questo.

 

1) VIETATO SBAGLIARE

Nello sport è consentito sbagliare. Nel calcio, nel volley, nel basket; un passaggio sbagliato, un tiro sbagliato, una rimessa sbagliata. In F1 non puoi. Non puoi sbagliare perchè se lo fai è difficilissimo che quell’errore non ti condizioni una gara intera. E’ quasi impossibile se sei già in una condizione critica come quella della Ferrari. Rueda non doveva sbagliare, con Leclerc prima, ma con Vettel poi: perchè a tutti gli effetti voleva far montare le soft anche a Vettel! Questo non è errore, questa è recidività. Le 5 Verità del GP non lasciano nulla al caso.

 

2) LEWIS FACTOR

Ormai è più che una verità del GP, è una certezza matematica! Squadra che vince ha il pilota migliore. Il pilota migliore ha la macchina migliore. Questo perchè non sta solo nel progetto a se stante, ma è quando il pilota fa parte del progetto che tutto funziona alla grande. Ci viene il dubbio che in Ferrari abbiano disegnato la monoposto e poi l’hanno fatta provare ai piloti. Forse in Mercedes fanno le cose contemporaneamente, più omogenee. Insomma, meglio!!

 

3) FORMULA NOIA O FORMULA LEGGENDA?

Anche quando Schumacher vinse il Mondiale in Francia si parlava di Formula Noia. Forse un pò meno perchè stava con la Ferrari. Anche con Vettel, era Formula Noia, ai tempi RB e 4 titoli consecutivi. Oggi se ne riparla di nuovo, ma qui si esagera: sono 10 anni che la Mercedes domina e da quando Rosberg è uscito di scena, sembra che nessuno possa deturpare lo strapotere dell’inglese con (a volte) le treccine. Forse quello che si annoia più di tutti è proprio lui, a non avere avversari al suo livello (e della sua monoposto).

 

4) BAD BOYS

I ragazzi crescono e se le danno di santa ragione. Lo scorso anno sono stati principalmente Leclerc e Verstappen a vedersela sui ring. Quest’anno anche gli altri giovincelli si stanno mettendo in mostra. Come vediamo in questa lotta serrata tra il giovane monegasco e un Lando Norris comunque pimpante anche se in uno spento weekend.

 

5) VELOCITA’

Se fino all’anno scorso ci avevano stupiti per i pit stop alla velocità della luce, quello che hanno fatto domenica è qualcosa di eccezionale e fuori da ogni logica. Basta leggere le parole di Chris Horner per capirlo, basta vedere quanto sono stati acclamati questi meccanici che meriterebbero un super premio dal signor Marko. Un lavoro immenso fatto in un quinto del tempo che ci vorrebbe normalmente, con la precisione adeguata per far arrivare il loro top driver al secondo posto della gara senza particolari problemi. Le pagelle del GP e Max Verstappen ringraziano: se la F1 ci piace un sacco, è anche perchè succedono cose come queste.

 

 

 

 

 

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