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F1, GP Miami e GP Las Vegas: 5 curiosità sulle due tappe americane

Nel novembre 2023 il GP di Formula 1 tornerà a Las Vegas dopo 41 anni. Un attesissimo evento che segna il boom di questo sport in America. Già lo scorso anno, Miami era stata l’undicesima città ad ospitare il Gran Premio negli Stati Uniti. In ordine cronologico, le città in questione sono Indianapolis, Sebring, Riverside, Watkins Glen, Long Beach, Las Vegas con il Caesars Palace, Detroit, Dallas, Phoenix, Austin e appunto Miami.

Un grande ritorno, dunque, per Vegas. Si tratta di una gara che andrà ulteriormente a consolidare la popolarità delle corse automobilistiche negli Usa. Le stime sull’impressionante ritorno che ci si attende dall’evento di novembre parlano addirittura di cifre superiori al miliardo di dollari.

Ma come ha fatto l’America a diventare tutt’a un tratto una delle capitali della Formula 1? Scopriamo il perché di questa ed altre curiosità che riguardano questo sport – grazie all’analisi di Betway Insider – e nello specifico le due imminenti tappe americane che rappresentano una novità anche dando un occhio alle le statistiche dedicate alle quote delle scommesse per la F1.

Il rilancio della F1 negli Usa

I meriti del percorso di rilancio della F1 in America vanno soprattutto alla media company Liberty Media Inc. Tra i trampolini principali per la buona riuscita del progetto ci sono iniziative di marketing come il documentario Drive to Survive di Netflix. Una storia avvincente, che ha portato la gente comune le quinte a scoprire in prima persona come piloti e team si preparano a gareggiare. Dopo l’uscita della serie la popolarità della Formula 1 in America è aumentata costantemente. Il record è arrivato l’anno scorso al Gran Premio ad Austin, dove hanno partecipato ben 440.000 spettatori.

Il percorso di Miami

Torniamo dunque al GP di Miami, uno dei fiori all’occhiello della F1 2023, per il quale la progettazione ha richiesto un’ispezione aerea tramite Google Earth. Gli ingegneri hanno messo in piedi addirittura una settantina di sviluppi alternativi, per evitare che l’amministrazione cittadina impedisse l’accesso ad alcune strade. Si gareggerà intorno all’Hard Rock Stadium dei Miami Dolphins. Una pista con 19 curve e due tratti lunghissimi in accelerazione, sui quali i piloti potranno sbizzarrirsi. La velocità media prevista è di 223 chilometri all’ora, superiore alla media delle altre gare urbane.

L’affascinante Wynwood Art District di Miami

Particolarmente suggestivo è lo scenario del Wynwood Art District, un autentico museo a cielo aperto. Da zona degradata con magazzini abbandonati è stata trasformata nel paradiso degli artisti di strada. Gli amanti dei graffiti hanno trasformato il quartiere, donandogli una nuova luce e tanto colore. Camminando a piedi ci si accorge immediatamente dei tanti disegnatori rivolti verso i muri, pronti a riprodurre i propri capolavori armati di bomboletta e mascherina.

Las Vegas nella storia come il Gran Premio più costoso di sempre

Passiamo al GP di Las Vegas, che come accennato segna un grande ritorno. La “febbre da F1” è già alta e i prezzi dei biglietti sono alle stelle. Per un posto in piedi si spendono facilmente 500 dollari, mentre per uno a sedere si può arrivare addirittura ai 2.000 verdoni. Prezzi enormi che si spiegano immediatamente tenendo conto dei costi dell’organizzazione del Gran Premio nella città del Nevada.

L’ultimo appuntamento a Las Vegas: ricordi felici per gli italiani

41 anni fa, nel 1982, il vincitore dell’ultimo appuntamento a Las Vegas era stato l’italiano Michele Alboreto, al primo dei suoi cinque trionfi in F1. Un certo impatto emotivo, dunque, per noi italiani. In quel caso si gareggiava sul tracciato del Caesars Palace. Ma quello del grande ritorno della F1 a Las Vegas si preannuncia tutta un’altra cosa.

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