Altre novità in vista del 2023 nel regolamento FIA. Si tratta dei messaggi con valenza politica (molto spesso visti nei weekend di gara da piloti come Vettel e Hamilton) che ora dovranno prima essere concordati con la Federazione.
E’ l’ultima novità del Codice sportivo che dovrà essere rispettata in tutte le competizioni sotto l’egida federale a partire dal prossimo primo gennaio. La nuova infrazione è inclusa nell’articolo 12.2.1 e stabilisce una sanzione per chi si renderà responsabile per “diffusione e esibizione di dichiarazioni o commenti politici, religiosi e personali, in particolare in violazione del principio generale di neutralità promosso dalla Fia ai sensi del suo statuto”.
Come citati prima, non si vedranno più Vettel (per ovvie ragioni) con la maglietta con impresso “Same love” (“Stesso amore”) durante il GP di Ungheria 2021 o Lewis Hamilton come nel caso del Mugello che a fine gara sul podio si è presentato con una t-shirt con su scritto “Arrestate i poliziotti che hanno ucciso Breonna Taylor”.
Altra novità è il divieto per i team di assumere rappresentanti senior in uscita dalla Federazione stessa. D’ora in poi, il presidente e il vicepresidente Fia per lo sport non potranno lavorare per nessun concorrente per un periodo di sei mesi, dopo aver lasciato il loro incarico nella Federazione.
Così l’articolo 9.17, che stabilisce: “Un concorrente iscritto a un campionato Fia non può ingaggiare o utilizzare i servizi di un ex presidente o un ex vice presidente della Federazione per lo Sport (come dipendente, appaltatore, indipendente, consulente o altro) — si legge — fino a quando non saranno trascorsi sei mesi dalla data in cui hanno cessato di ricoprire la carica di presidente o vice presidente per lo sport”. Poi si conclude: “E in ogni caso, suddetto concorrente non potrà, senza limiti di tempo, ottenere, beneficiare o utilizzare informazioni riservate ottenute da un ex presidente o vice presidente delegato allo sport della Fia durante il loro mandato”.
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