La spettacolare presentazione della nuova Ferrari F1 nella giornata di ieri ha risvegliato l’entusiasmo sopito di tutti i tifosi ferraristi e degli appassionati di motorsport. Ma la SF23 nasconde dei dettagli che potrebbero far discutere…
Un vero e proprio evento planetario quello avvenuto ieri in quel di Fiorano, luogo dello storico tracciato di casa Ferrari è venuta alla luce in un incredibile clima di entusiasmo e di esaltazione, dovuti all’ansia da inizio di stagione e al particolare ottimismo che si respira intorno al nuovo corso guidato da Frederic Vasseur.
La monoposto sfornata dagli uomini del Cavallino segue totalmente le linee guida aerodinamiche tracciate nel 2022, improntata fortemente sulla ricerca del carico aerodinamico tramite la particolare forma della pance a ‘vasca’. Smentite dunque le voci che, infondatamente, parlavano di una Ferrari fortemente ritoccata in direzione del modello Red Bull.
Ferrari prosegue dunque a testa bassa col suo concetto aerodinamico, capace lo scorso anno (almeno fino all’introduzione della famigerata TD039) di conferire alla vettura uno straordinario carico.
Interessante dare uno sguardo anche alla livrea della vettura, con il colore nero, puro carbonio, ben più presente rispetto al 2022, nell’ottica di ridurre il più possibile il peso generale attraverso la rimozione della vernice.
Ma veniamo ora all’elemento più discusso di queste prime ore di analisi della SF23. L’ala anteriore mostrata ieri dalla Ferrari presenta l’attacco al muso a partire dal penultimo flap, a differenza dello scorso anno in cui il muso si estendeva fino al termine dell’ala. Il muso stesso presenta una forma più arrotondata, a differenza di quella quasi triangolare del 2022.
L’ala presenta poi la presenza di cinque deviatori di flusso per parte, pressoché identici a quelli presentati (e poi banditi) dalla Mercedes durante il Gran Premio di Austin dello scorso anno. Tanti in queste ore si stanno chiedendo se e quando avrà luogo un’accurata analisi da parte della FIA: i regolamenti tecnici entrati in vigore solamente lo scorso anno, infatti, erano stati stilati con l’obiettivo di rimuovere tutte quelle alette e quei deviatori di flusso che durante gli scorsi anni avevano contribuito a rendere sorpassi e battaglie ravvicinate sempre più difficili.
Anche le sospensioni anteriori sono state migliorate, seppur seguendo comunque il concetto introdotto nel 2022, attraverso un design perfezionato e alla ricerca della massima efficienza aerodinamica (tallone d’Achille della F1 75).