La ‘questione Ferrari F1 è ormai divenuta un tormentone tra gli appassionati di Formula 1: il 2022 a luci e ombre della Scuderia di Maranello, autrice di una vettura competitiva e potenzialmente vincente, ha infatti visto il ritorno al vertice della Rossa dopo anni bui e privi di vittorie, ma non ha, al tempo stesso, impedito alla squadra di finire nuovamente nell’occhio del ciclone.

Le spietate critiche dei tifosi (e non solo) verso l’operato della scuderia hanno completamente eclissato quanto di buono gli ingegneri del Cavallino erano riusciti a fare nella progettazione della F1-75, monoposto tanto veloce quanto sfortunata.

Tra problemi di affidabilità e clamorosi errori ai box, a Charles Leclerc e Carlos Sainz non sono rimaste che le briciole in questo 2022. Briciole disseminate da un Max Verstappen in versione pressoché perfetta, che insieme alla sua altrettanto performante RB18 è stato in grado di chiudere i giochi per il titolo mondiale già ad agosto: un’eventualità che in pochi avrebbero potuto prevedere dopo un inizio di campionato nel quale a poter fare la voce grossa sembrava essere proprio la Ferrari, protagonista con Charles Leclerc di due vittorie nelle prime tre gare.


Ma il proseguo del campionato ha raccontato tutta un’altra storia, una nella quale allo stesso Leclerc è stato chiesto di combattere contro il suo team, prima ancora che contro i suoi avversari, e nella quale la Ferrari, da prima forza che era, è arrivata a faticare per ottenere un piazzamento sul podio, superata in termini di velocità anche dalla Mercedes, dispersa in alto mare fino a poche settimane fa.
Alla vigilia di quello che è a tutti gli effetti il più importante weekend dell’anno per la scuderia italiana, a preoccupare i tifosi è l’inquietante idea che la propria squadra possa rendersi protagonista dell’ennesimo pasticcio, per di più davanti al pubblico di casa.

La fiducia di tutto il popolo ferrarista (ormai ridotta ai minimi termini) è riposta unicamente nelle mani dei due piloti, unici incolpevoli di questa situazione kafkiana. Situazione in merito alla quale gli stessi tifosi invocano provvedimenti e decisioni forti, in totale dissonanza con chi sembra aver vissuto tutto un altro 2022:



“Non c’è bisogno di fare cambiamenti, abbiamo una grande squadra”, continua a ripetere imperterrito Binotto, che da qualche gara sembra quasi pronunciare tale mantra nella speranza di riuscire a convincere sé stesso, prima ancora che gli altri.
Ma il tempo delle parole è ormai finito: ancora poche ore e le monoposto torneranno in pista, nell’attesa di capire se alla Ferrari avranno finalmente imparato dai loro errori.
E chissà che la nuova livrea giallo-rossa presentata nella giornata di ieri non possa essere un piccolo segnale di innovazione e di rinascita per Binotto & co…

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