Stefano Domenicali confessa a cuore aperto che spera in una rimonta targata Ferrari nella seconda parte di stagione.

«Ci spero nella rimonta della Ferrari. Ma si sa, sono di parte, bado agli interessi della F1. Sarebbe bello rivivere un finale come quello del 2021 con due piloti a lottare per il titolo fino all’ultima curva. Ottanta punti di distacco (quelli che effettivamente separano Verstappen da Leclerc) sono tanti, ma in Formula 1 mai dire mai».

Dopo la pausa estiva si ricomincia da Spa, primo atto di una tripletta — a seguire Zandvoort e Monza — in cui la Ferrari ha l’obbligo di fare bene per riaprire il sogno mondiale.

Proprio in Belgio Leclerc ottenne la sua prima vittoria nel lontano ormai 2019. Dopo le vicende passate da quando è iniziata la nuova era di F1 (tra errori di strategie, dei piloti e problemi di affidabilità) sarà difficile ripetersi, nonostante il monegasco abbia tra le mani la monoposto più veloce della griglia.

Per non parlare, poi, della possibilità di cambiare già ora il motore incappando nella evitabilissima penalità di partire poi dal fondo. Essendo un circuito, quello di Spa, molto favorevole ai sorpassi, potrebbe rappresentare una mossa azzeccata che darà la possibilità di raccogliere i suoi frutti più avanti.

Stefano Domenicali non commenta le vicende interne a Maranello che hanno puntato i riflettori su Mattia Binotto – «non è il mio ruolo» – commenta, ma ricorda la lezione del 2007:

«Mai dire mai, lo dimostrano il mio passato. A due Gp dal termine eravamo 17 punti indietro (all’epoca al vincitore andavano 10 punti e non 25 come ora ndr) e poi ha vinto Raikkonen. La Red Bull è forte, la Mercedes crescerà, ma non vedo perché la Ferrari non dovrebbe lottare fino alla fine. Mi aspetto sorprese».

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